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F1, Mick Schumacher: “Partecipare al WEC sarà una sfida, ho imparato molto da terzo pilota Mercedes”

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Mick Schumacher

Dopo un anno in stand-by nel ruolo di terzo pilota e collaudatore Mercedes, Mick Schumacher è pronto a rimettersi in gioco nel 2024 partecipando al Mondiale Endurance (e ovviamente anche alla mitica 24 Ore di Le Mans) con Alpine. Il tedesco, non confermato dal Team Haas a fine 2022 dopo le sue prime due stagioni da titolare in F1, vuole riscattarsi e cercare di riconquistare un sedile nella griglia della massima serie a partire dal 2025.

Sicuramente vedo la mia partecipazione al prossimo WEC come una sfida, ma anche come una possibilità di crescere come pilota e, se avrò una seconda opportunità in Formula Uno, portandovi l’esperienza che avrò maturato nelle gare di durata“, dichiara il figlio di Michael in vista di un 2024 da pilota ufficiale Alpine nel World Endurance Championship.

Ovviamente mi manca non aver guidato quest’anno ma ho comunque imparato molto dal mio ruolo nel team Mercedes e mi sento decisamente come se avessi fatto un passo avanti. Ovviamente sono un pilota, prima di quest’anno avevo guidato auto da corsa per quattordici anni di fila, così ho scelto la migliore opportunità che mi si è presentata per tornare a guidare in gara“, spiega Mick (fonte: sportmediaset.it).

Come pilota ora so molto di più cosa voglio dalla mia squadra intorno a me, da me stesso e so cosa posso portare a una squadra. Ovviamente, quando sono arrivato in Formula Uno è stato un po’ difficile trovare la mia dimensione e capire che tipo di contributo potessi dare alla squadra“, prosegue il 24enne teutonico.

WEC, Mick Schumacher a tempo pieno con Alpine

Adesso però, avendo lavorato per un’intera stagione con Hamilton e Russell, so quanto è fissata in alto l’asticella e so fino a che punto posso arrivare, e in particolare non avrò problemi a condividere le mie informazioni in futuro. Molti piloti di solito in Formula 1 sono egoisti. D’altra parte ho anche lavorato con Kevin Magnussen nel 2022 e lui, da pilota nelle gare di durata, capiva il vantaggio di condividere le informazioni: quella filosofia ha avuto un grande impatto per me“, conclude Schumacher.

Foto: Lapresse

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