Formula 1
Motori in lutto: è morto Gil de Ferran. Aveva cinquantasei anni
Una fine anno tristissimo per il motorsport. Oggi, sabato 30 dicembre, è morto improvvisamente a cinquantasei anni dopo una rapida malattia Gil de Ferran, due volte Campione Indycar e trionfatore nella 500 miglia di Indianapolis nel 2003. La notizia è stata lanciata dal sito ufficiale della celebre competizione statunitense nella notte italiana.
“Siamo terribilmente rattristati dalla notizia della tragica scomparsa odierna di Gil de Ferran – si legge – I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno ad Angela, Anna, Luke e all’intera famiglia de Ferran. Gil definiva la classe come pilota e come gentiluomo. Come campione della INDYCAR e vincitore della 500 Miglia di Indianapolis, Gil ha realizzato tantissimo durante la sua carriera, sia dentro che fuori dalla pista.”
L’inaspettato annuncio ha gettato nello sconforto tutto l’ambiente dei motori, F1 compresa. De Ferran infatti ricopriva il ruolo di consulente nel team McLaren, proseguendo una collaborazione cominciata nel 2018, quando fu nominato Direttore Sportivo in seguito alle dimissioni di Boullier, rimanendo in carica fino al 2021 per poi rientrare nella squadra la scorsa primavera.
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“Tutti alla McLaren Racing sono scioccati e profondamente rattristati nell’apprendere che abbiamo perso un amato membro della nostra famiglia McLaren. Inviamo le nostre più sentite condoglianze alla famiglia, agli amici e ai cari di Gil de Ferran“, ha scritto la scuderia britannica su X dopo aver appreso la notizia. “Gil era una parte importante e integrante del nostro Racing team. Era una forza formidabile dentro e fuori dalla pista e ha avuto un impatto duraturo su tutti coloro che correvano e lavoravano al suo fianco. Mancherà a tutti“.
Everyone at McLaren Racing is shocked and deeply saddened to learn we have lost a beloved member of our McLaren family.
We send our deepest condolences to Gil de Ferran’s family, friends and loved ones. pic.twitter.com/vmyKil7I00
— McLaren (@McLarenF1) December 30, 2023
Foto: LaPresse