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Scacchi, Mondiali blitz 2023: Magnus Carlsen ancora campione, Gunina trionfatrice tra le donne
Magnus Carlsen è ancora una volta Campione del Mondo a Samarcanda, Uzbekistan. Il titolo iridato blitz (3′ a testa più 2″ di incremento a giocatore) è di nuovo suo, e tra corone iridate assolute, rapid e blitz ne può assommare 17 nella propria bacheca. Il norvegese, numero 1 indiscusso degli scacchi dal 2010, fa quello che sa, cioè vincere: dopo aver perso con il francese Maxime Vachier-Lagrave (quarto alla fine), infila un filotto di sei vittorie consecutive, quelle che lo issano con semplicità davanti a tutti senza che dietro ci siano più movimenti in grado di infastidirlo: 16 i punti totali su 21.
Alla luce dei risultati, Daniil Dubov deve rimpiangere ancora di più l’atto maldestro di ieri, con lui e Ian Nepomniachtchi. I due, ieri, si sono fatti togliere mezzo punto della loro patta all’11° turno per aver effettuato sole mosse di Cavallo in maniera palesemente ridicola, tale da gettare discredito sul torneo nella versione ufficiale. Si è parlato di protesta contro un altro avvenimento del 7° turno. In questo caso si parlava della bandierina (ormai virtuale, coi mezzi d’oggi) dell’USA Andrew Hong contro il cinese Yu Yangyi. L’americano ha perso per il tempo, ma, lamentando un malfunzionamento dell’orologio, ha presentato un appello che è stato respinto. Anche Nepo, del resto, ha presentato un ricorso contro la perdita del mezzo punto conginuta: respinto pure quello. E a Dubov i 15,5 punti costano cari, perché con 16 avrebbe potuto giocare lo spareggio contro l’ormai già leggenda degli scacchi.
Terzo posto per Vladislav Artemiev, che a quota 15 completa il quadro dei russi sul podio e precede di mezzo punto il già citato Vachier-Lagrave. Nepomniachtchi, senza patta “balorda”, è quinto a 14 con il connazionale Denis Lazavik, l’armeno passato in quota USA Levon Aronian e l’indiano Arjun Erigaisi. Sabino Brunello riscatta in parte la giornata di ieri e chiude a quota 10,5 il suo torneo, il che gli vale il 114° posto.
Nel torneo femminile succede quello che ormai la stragrande maggioranza da ieri aveva previsto: Valentina Gunina conserva il vantaggio di un punto e mezzo e, con 14 su 17, se ne tiene mezzo sulla più diretta inseguitrice. Che è anche lei russa, ma non gioca sotto bandiera FIDE, bensì da tempo sotto quella della Svizzera: Alexandra Kosteniuk. Lei è l’unica ad avvicinare seriamente la vetta, ma senza riuscirci perché negli ultimi due turni vincono entrambe le giocatrici. La cinese Jiner Zhu riesce ad agguantare il terzo posto a quota 12,5, precedendo di un punto la mongola Turmunkh Munkhzul e la russa Kateryna Lagno, che chiudono la top 5.
Foto: FIDE / Lennart Ootes