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Atletica, Stano sulla staffetta: “Specialità strana, fitte al diaframma”. Palmisano: “Scesa sotto i riferimenti”

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Massimo Stano

Antonella Palmisano e Massimo Stano hanno fatto il proprio debutto nella staffetta mista di marcia, disciplina che assegnerà medaglie alle Olimpiadi di Parigi 2024. Gli azzurri si sono cimentati in questa prova sulla distanza della maratona (42,195 km) a Modugno (in provincia di Bari), cercando di prendere le giuste misure in vista dell’appuntamento a cinque cerchi.

I due Campioni Olimpici della 20 km hanno tagliato il traguardo in seconda posizione con il tempo complessivo di 2h59:30, chiudendo con un distacco di venti secondi dai cinesi Yang Jiayu (oro ai Mondiali 2017 sui 20 m) e Wang Kaihua (2h59:10).

Massimo Stano ha raccontato le proprie sensazioni attraverso i canali federali: “È una specialità strana, mi ci devo ancora abituare! Sono contento di come sia andata. Nella prima frazione ho praticamente passeggiato, sono andato via facilmente e rispetto ai test di dicembre di Castelporziano ho avuto sensazioni molto migliori. Nel periodo di recupero ero in un’area delimitata in cui potevamo marciare e camminare. Poi negli ultimi cinque chilometri della mia seconda frazione, quando potevo essere più libero di aumentare, ho avuto un po’ di fitte al diaframma e ho perso fluidità. Ma per essere gennaio è molto buono: probabilmente la prossima gara sarà la 20 km di Taicang il 3 marzo in Cina. A proposito, i marciatori cinesi si allenano tutti nel mio gruppo a Ostia con Patrick Parcesepe quindi sapevo che stavano bene. Hanno vinto loro, ma soltanto per oggi! Dico che questa nuova gara è strana perché quando l’hai finita… non è ancora finita. Però ti mette anche quell’adrenalina in più. Gareggiare insieme ad Antonella è stato bellissimo e penso si sia visto anche dall’abbraccio che ci siamo scambiati alla fine”.

Antonella Palmisano ha analizzato la propria prestazione in questo modo:Abbiamo molto caricato nel raduno in Spagna delle scorse settimane e i tempi di oggi sono migliori di quelli che avevamo pensato con coach Lorenzo Dessi: ci eravamo dati come riferimento due frazioni da 46 minuti e invece aver fatto 45:06 e 44:59 è un buon punto di partenza. La gara era importante soprattutto per raccogliere dati e per mettere in pratica il protocollo di mobilità passiva che avevamo preparato per il periodo di pausa tra le due frazioni: la sensazione della gamba alla ripartenza della frazione successiva è stata molto positiva. Oggi contavo in Massimo, ha fatto un ottimo lavoro. È stato stupendo tornare a gareggiare dopo quindici anni nella mia Puglia, per la prima volta da atleta importante. Ora ripartiremo il 30 gennaio per Siviglia per altre due settimane di raduno all’estero: il 4 febbraio faremo una 10 km a Guadix. Al ritorno in Italia sarò agli Assoluti indoor di Ancona dopo cinque anni nei 3000”.

Foto: Colombo/FIDAL

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