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Tennis
Cahill si coccola Sinner: “Nostro compito mantenerlo a questo livello. Lui ed Alcaraz si piacciono”
Jannik Sinner ha vinto gli Australian Open 2024, sconfiggendo il russo Daniil Medvedev al quinto set al termine di una rimonta epocale dallo 0-2 sul cemento di Melbourne. Il numero 4 al mondo ha conquistato il primo Slam dello carriera, riportando un trofeo di questo calibro in Italia a distanza di 47 anni e 7 mesi dall’ultima volta.
Il suo super coach Darren Cahill ha analizzato la partita in conferenza stampa: “Medvedev ha giocato una partita tennisticamente straordinaria, considerando anche lo sforzo fisico profuso nel torneo. Sapevamo che sarebbe stato aggressivo, anche più del solito, ma non pensavamo che avrebbe mantenuto un livello così elevato per così tanto tempo. Quando abbiamo ottenuto il break nel secondo set abbiamo iniziato a crederci. Nei game di servizio del terzo set Jannik ha fatto un ottimo lavoro per tenere il servizio ed è stato importante, visto come Medvedev stava servendo in quel momento: se avessimo concesso un break nel terzo set sarebbe stato difficile recuperarlo. Una volta arrivati al quarto e al quinto set si tratta sempre di capire cosa c’è dentro di te e Jannik aveva le risposte dentro di sè. In quei momenti devi superarti per trovare i grandi colpi, crederci ed essere coraggioso“.
L’australiano è stato interrogato sulla nuova generazione di tennisti: “Carlos Alcaraz è molto simile a Jannik Sinner, per il modo in cui giocano, per il livello di entusiasmo, per la loro personalità e simpatia. Sono incredibilmente simili anche fuori dal campo e si piacciono, hanno un’amichevole rivalità e si accendono quando si sfidano. Questa nuova generazione vuole farsi un nome e Jannik lo ha fatto oggi, Alcaraz lo ha fatto un paio di volte e la vittoria su Djokovic a Wimbledon è stata speciale. Il nostro compito è assicurarci che Sinner rimanga a questo livello, è un anno lungo e importante“.
Il super coach di Jannik Sinner ha poi proseguito: “Medvedev è andato all’inferno ed è tornato in questo torneo, non pensavo che avrebbe battuto Zverev e invece ci è riuscito. Ci sono state partite in cui si è trovato con le spalle al muro e ha saputo lottare fino all’ultimo punto, fisicamente non riesco a immaginare come si senta. Gli riconosco un sacco di meriti, per aver lottato e per aver combattuto mentalmente: è un campione Slam e ha avuto la possibilità di vincerne altri, ogni volta che giochiamo contro lui impariamo qualcosa e il suo quoziente intellettivo tennistico è molto alto“.
Foto: Lapresse