Tennis
Tennis, Monaco: “Medvedev ha giocato contro natura. Sinner era già portato per il 3 su 5”
Nell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione condotta da Dario Puppo (giornalista e telecronista di Eurosport) e visibile sul canale Youtube di OA Sport, con ospite Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport), è stata analizzata in lungo e in largo la finale maschile degli Australian Open 2024 vinta in rimonta 6-3 al quinto da Jannik Sinner dopo aver perso i primi due set con il russo Daniil Medvedev.
“La sua tenuta mentale e fisica sulla distanza dei cinque set non è mai stata un problema, infatti Sinner è sempre stato molto portato al tennis 3 su 5 e ha fatto degli ottimi risultati negli Slam già da giovanissimo collezionando ottavi e quarti con una certa facilità. Il problema era colmare quel gap con i migliori“, dichiara Monaco ripercorrendo il percorso di crescita del 22enne azzurro.
“Medvedev ha dimostrato ancora una volta di essere un genio dal punto di vista tattico e l’ha messo in campo per almeno un set e mezzo ad un livello spaziale, che ha completamente sorpreso e disorientato Jannik. Quell’impatto è durato poi quasi fino al quinto, perché per Sinner il dritto è tornato ad essere un po’ sporco, aveva indecisione nel venire avanti, la prima di servizio andava e veniva. Con la seconda l’azzurro a un certo punto ha cominciato a spingere e ad essere molto performante, quindi anche quando non metteva la prima riusciva ad essere aggressivo“, prosegue il commentatore tecnico di Eurosport.
Sull’andamento del match: “Medvedev comunque da un lato fa arrabbiare chi lo segue, perché quanta fatica ha fatto nella sua vita a vanvera se puoi giocare così. Quanti chilometri ha fatto? Al quinto set era in riserva perché aveva giocato 24 ore nel torneo ma anche perché spende tante energie per fare quel gioco contro natura che ha messo in evidenza nei primi due set ed in generale per tutta la partita. È vero che quel break concesso dal russo a fine secondo set un po’ per distrazione ha leggermente rimesso in partita e rasserenato Sinner. A quel punto è diventato un incontro molto più equilibrato e alla fine Jannik ha ritrovato anche i colpi, perché ha giocato dei dritti lungolinea incredibili dopo scambi lunghissimi che hanno lasciato fermo l’avversario“.
“Tutti e due, in momenti diversi, avrebbero avuto dei motivi validi per scoraggiarsi ma Sinner è rimasto comunque lì anche quando si sentiva sovrastato anche a causa della tensione. Una volta vinto il terzo ha iniziato a cambiare sguardo, ma anche nel quarto ci sono stati dei momenti terribili. Oggi si è capito benissimo, nella dinamica del team, che Vagnozzi si occupa degli aspetti tecnico-tattici e degli aggiustamenti, mentre Cahill è una figura prettamente motivazionale“, aggiunge Monaco.
“Nel quinto set la stanchezza di Medvedev si è vista, ma soprattutto Sinner ha ritrovato il suo vero tennis. Ci serva a tutti da lezione questa partita, perché siamo partiti allegrotti alla vigilia ma questi campioni sanno cambiare e sorprendere. Quando va in difficoltà, il dritto può essere un punto dolente del tennis di Jannik, che però ha la forza di credere sempre in quel colpo. Non tira mai indietro il braccio perché lo sta sbagliando, finché non lo ritrova. Ha fatto un’impresa eroica. Sono stati due eroi in maniera diversa“, ha aggiunto.
VIDEO: LA PUNTATA COMPLETA DI TENNISMANIA
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Foto: Lapresse