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Ciclismo, si torna in Europa: l’Etoile de Besseges 2024 si presta agli attaccanti da lontano

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Alberto Bettiol

Anche la Francia diventa uno dei centri nevralgici nel ciclismo internazionale. Da domani parte l‘edizione numero 54 dell’Etoile de Besseges, spesso un feudo dei corridori francesi che però sono rimasti a secco la scorsa stagione, che vide vincitore l’americano Neilson Powless. Per una delle primissime prove del calendario europeo si prospetta un percorso interessante.

L’inizio è quello classico con partenza ed arrivo a Bellegarde; sarà il solito Cote de la Tour, 800 metri al 7%, a decidere chi sarà il primo leader della classifica generale. Nella seconda tappa si delineerà invece la classifica: gli ultimi 60 chilometri verso Rousson vedranno tre GPM, tra cui quello lungo del Col de la Baraque (13 km al 3,6%), ma nel finale c’è un’altra rampa al 9% che taglierà le gambe ai corridori.

La terza frazione, con partenza ed arrivo a Besseges, è di difficile interpretazione. Tanta montagna, con salite nemmeno troppo dure ed un finale in pianura: può essere preda per i cacciatori di tappe, ma anche per coloro che sentono di poter dire la loro in classifica, facendo saltare il banco da lontano. Un po’ meno aggressiva la quarta frazione di Mejannes-Le-Clap: 4,4 chilometri al 4,6% la salita finale, che arriva però dopo parecchi saliscendi.

Così a fare la differenza può essere la cronometro finale di Ales, con gli ultimi tre chilometri in pendenza al 5,6% medio. Può essere la corsa ideale per tanti uomini che non sono dei veri e propri scalatori, ma che comunque sanno andare quando la strada pende verso l’alto, per prendere poi slancio per il futuro. Come Alberto Bettiol, che parte con il numero 1, od il compagno di squadra Ben Healy.

Foto: LaPresse

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