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Sci di fondo, Petter Northug clamorosamente 2° in Coppa di Norvegia! Sarà al via della 50 km di Holmenkollen fra un mese?

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Petter Northug
Petter Northug / La Presse

Nell’ambito sportivo, ieri in Norvegia si è parlato principalmente di quanto accaduto nelle gare del circuito nazionale di sci di fondo. Non potrebbe essere altrimenti, poiché Petter Northug ha ottenuto un sensazionale 2° posto nella 20 km in alternato con partenza a intervalli disputata nel comprensorio di Nes, a nord-est della capitale Oslo. Andiamo però con ordine e contestualizziamo il risultato, nonché le conseguenze che esso potrà avere.

Northug, classe 1986, ha abbandonato il palcoscenico principale della disciplina al termine della stagione 2017-18, quando era già in marcata parabola discendente dopo i fasti del decennio 2006-2016. Un periodo durante il quale era assurto al ruolo di icona nazional-popolare in Norvegia grazie ai suoi successi (compreso un oro olimpico e sette mondiali) e al suo indiscutibile carisma.

Il vulcanico scandinavo ha poi attraversato una serie di tristi vicissitudini personali che, nel 2020, lo hanno portato a una condanna penale legata al possesso di droghe pesanti e a violazioni del codice stradale. Scontata la sua pena e riabilitatosi nell’arco del 2021, il norvegese è letteralmente rinato, assumendo il ruolo di opinionista televisivo e soprattutto ricominciando a gareggiare, seppur part-time.

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Ormai da due inverni, l’esuberante fondista di Meråker prende parte alle cosiddette “granfondo”, ottenendo peraltro saltuari risultati di rilievo. Zitto zitto, ha vinto l’edizione 2023 della Dobbiaco-Cortina e, settimana scorsa, ha concluso fra i primi trenta la Marcialonga. Un impegno parziale, quasi un hobby per tenersi in forma. Niente più di un gioco, che però improvvisamente potrebbe essere preso sul serio.

Presentatosi al via della tappa di Coppa di Norvegia disputatasi nei giorni scorsi a Nes, si è classificato 35° nella 10 km a skating, accusando 1’14” da Iver Tildheim Andersen, ventitreenne capace di issarsi sul podio in Coppa del Mondo durante la stagione corrente. Niente di strano, insomma, una prestazione dignitosa per una vecchia gloria impegnata occasionalmente.

Cionondimeno, Petter Northug ha ricordato a tutti (e a se stesso in primis) di essere… Petter Northug! Un fuoriclasse capace di performance tonitruanti in grado di scuotere tutto e tutti, anche nel 2024, come aveva già saputo fare nel 2006. Come detto in apertura, ha concluso al 2° posto la 20 km contro il cronometro a tecnica classica tenutasi domenica 4 febbraio.

Addirittura, dopo 10 km, vantava il miglior tempo! Ha pagato dazio nella seconda metà della distanza, resistendo comunque sino alla piazza d’onore, seppur a 26” dal vincitore, il ventitreenne David Thorvik. In particolare, ha fatto scalpore vedere Northug davanti a Henrik Dønnestad, che a dicembre ha chiuso terzo la 10 km di Coppa del Mondo tenutasi a Trondheim (ammalandosi però nelle settimane successive).

Ho patito le pene dell’inferno negli ultimi due giri, sono partito troppo forte. Mi sono sentito bene e ho avuto la fortuna di incrociare Håvard Moseby, grazie al quale ho potuto avere un punto di riferimento nei momenti di difficoltà. È stata dura, ma ho sentito di aver fatto bene” ha detto Petter al termine della competizione ai microfoni di VGTV, l’emittente per cui fa generalmente da opinionista.

Un risultato sorprendente, che in parecchi hanno definito (a ragione) “shockante”. Tanto è bastato perché in Norvegia si sia iniziato a parlare di comeback. Al riguardo Eirik Myhr Nossum, capo allenatore della squadra nazionale, ha lasciato la porta aperta. “Sono impressionato. Chiaramente potrebbe essere un risultato importante nell’ottica della 50 km di Holmenkollen che si disputerà a marzo ed eventualmente in vista dei Mondiali di Trondheim 2025. Se crede in sé stesso, si dedica interamente allo sci di fondo e continua ad andare forte, potrebbe anche preso in considerazione”.

Northug, al riguardo, ha detto: “Tornare in attività per cercare di qualificarmi ai Mondiali 2025? Le possibilità sono molto ridotte, è chiaro. Però è importante che ogni persona abbia dei sogni nel cassetto!”. Insomma un dico-non dico sibillino, interpretabile in ogni modo.

Davvero Petter ci riproverà seriamente? Si parta dal presupposto che, in campo maschile, la concorrenza interna alla squadra norvegese è feroce. Se nel settore femminile, l’eventuale rientro di Therese Johaug verrebbe accolto come acqua nel deserto, fra gli uomini il trentottenne dal glorioso passato si troverebbe a combattere in un’autentica fossa di leoni.

Non che lui non lo sia, un leone, ma se volessimo restare nell’ambito delle metafore zoologiche, “una rondine non fa primavera”. La situazione merita di essere monitorata, prendendola con le pinze, senza esagerare con sensazionalismi o aspettative fuori luogo.

D’altronde Northug non ha nulla da dimostrare o da chiedere. Se vorrà davvero imbarcarsi in quella che sarebbe un’avventura folle, disperata e romantica al tempo stesso, dipende solo da lui. La 50 km di Holmenkollen, mass start in tecnica classica citata da Nossum, è programmata il 10 marzo, a poco più di un mese da oggi.

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