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Formula 1

F1, tolti i veli dalla nuova Mercedes: W15 con soluzioni ardite

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Il giorno della Mercedes. Tolti i veli dalla W15 che tenterà di cambiare “lo spartito” delle ultime stagioni di F1 per la Stella a tre punte. Con l’inizio della nuova generazione di vetture a effetto suolo a Brackley ci hanno capito poco e c’è stata l’umiltà di ammettere che i progetti del 2022 e del 2023 fossero stati sbagliati come concept. E dunque la nuova nata ha caratteristiche fortemente discontinue.

L’unico aspetto in comune con le monoposto precedenti è la livrea in prevalenza nera. C’è un motivo. La scelta del cosiddetto “carbon black” è in funzione del peso. In F1, ormai, si cerca in tutti modi di guadagnare anche in aspetti minimi agli occhi degli appassionati e la scelta si giustifica così. Vi sono delle eccezioni dal punto di vista cromatico in questo discorso.

Si noti l’airscope, rosso per via dello sponsor Ineos, e soprattutto il muso. In più, il verde dello sponsor Petronas ha maggior visibilità rispetto alla monoposto dell’anno scorso nella parte anteriore. In tutto questo, l’argento c’è sulla parte orizzontale delle pance prima di sfumare sul nero nel cofano motore. Ci sono così in evidenza le stelle del logo Mercedes, compresa una piccola stella rossa in onore di Niki Lauda.

Dal punto di vista tecnico, la vettura è dotata di un sistema di sospensioni push-rod al posteriore e la stessa architettura è stata scelta anche per l’anteriore. Inoltre, si è deciso di venire incontro alle richieste di Lewis Hamilton, che però dal 2025 andrà via dalla Mercedes. Ci si riferisce allo spostamento dell’abitacolo più indietro, arretrando in questo modo il motore e il cambio, questo più corto di 30 mm. A prima vista colpisce la bocca dei radiatori e la scelta di una sospensione anteriore con un braccio in più. Scopriremo i benefici meccanici e magari anche aerodinamici.

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