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NBA, All Star Saturday 2024: McClung e Lillard di nuovo campioni delle schiacciate e da tre punti, Curry fa sua la sfida con Ionescu

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McClung / LaPresse

In archivio l’All Star Saturday, il secondo giorno dell’All Star Weekend 2024 in cui vengono disputate tutte le gare accessorie alla partita delle stelle. Mac McClung è ancora il re dello Slam Dunk Contest. Il playmaker degli Osceola Magic, squadra di G-League, batte nella finale a due la stella dei Boston Celtics Jaylen Brown grazie all’ultima schiacciata, in cui salta di netto nientemeno che Shaquille O’Neaal, più alto di lui di trenta centimetri. Eliminati invece nel primo turno, senza brillare, Jacob Toppin (New York Knicks) e Jaime Jaquez Jr. (Miami Heat).

Altra conferma anche nella gara del tiro da tre punti, con Damian Lillard che rimane il re della competizione, cosa che non accadeva dal 2008 quando fu Jason Kapono a riuscirci. Livello bello alto, con il primo turno che vede subito uno spareggio a quattro uomini a 26 punti per arrivare in finale con l’eliminazione del playmaker di Indiana Tyrese Haliburton. Nella finale a tre l’esterno dei Milwaukee Bucks ne mette 26, superando di due punti Trae Young, terzo Karl-Anthony Towns.

Quantomeno Haliburton aveva già avuto la sua soddisfazione, imponendosi nello Skills Challenge assieme a Bennedict Mathurin e Myles Turner battendo la squadra degli All Stars composta da Scottie Barnes, Tyrese Maxey e Trae Young, C’è voluto il round di spareggio tra i due terzetti, il tiro da centrocampo: il playmaker dei Pacers ci mette meno di venti secondi a realizzarlo, esultando alla Reggie Miller mettendosi le mani sul collo mimando così il gesto di strozzarsi, il cosiddetto ‘choking’. Terzo posto invece per il terzetto composto dalle tre prime scelte Paolo Banchero, Anthony Edwards (che ha deciso di tirare di sinistro per tutta la competizione) e Victor Wembanyama.

Per ultimo, la supersfida da tre punti tra Steph Curry e Sabrina Ionescu, con ogni canestro fra i due che valeva una donazione in beneficenza alla NBA Foundation. La prima a partire è la stella della WNBA, che tira con palloni della ‘sua’ lega ma da distanza NBA, mette tredici dei primi quindici tiri e chiude alla fine a 26 punti. Ma la stella degli Warriors riesce a fare meglio: ultimi quattro in fila e arriva a 29, imponendosi nella sfida.

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