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Superbike, dal predestinato Bulega al redivivo Iannone: colonia italiana sempre più ambiziosa

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Nicolò Bulega
Bulega / Pirelli

I test invernali avevano già dato delle indicazioni incoraggianti ed in effetti il primo round del Mondiale Superbike 2024 ha regalato grande spettacolo, con diversi piloti italiani protagonisti per le posizioni di vertice che possono sognare in grande nel prosieguo della stagione. Certo, Phillip Island è una pista molto particolare e spesso non fornisce un quadro veritiero degli effettivi valori in campo, ma intanto alcuni riscontri fanno sicuramente ben sperare per i prossimi mesi.

Il Gran Premio d’Australia ha infatti confermato la competitività evidenziata in pre-season dal rookie Nicolò Bulega, capace di vincere al debutto la prima gara della carriera nella categoria raccogliendo poi due quinti posti nelle manche domenicali e chiudendo la tappa inaugurale al secondo posto nella classifica generale del campionato a -9 dal sorprendente leader Alex Lowes.

L’emiliano, ritenuto da giovanissimo un vero predestinato in grado di poter approdare in MotoGP e reduce dal titolo mondiale ottenuto l’anno scorso nella Supersport, sembra aver finalmente raggiunto la maturità agonistica a 24 anni nello scomodo ruolo di compagno di box del pluricampione iridato Alvaro Bautista in Ducati Factory dopo le tante difficoltà affrontate dal 2017 al 2021 tra Moto3 e Moto2.

Da applausi anche il ritorno alle competizioni di Andrea Iannone dopo 4 anni di squalifica per doping. Il 34enne abruzzese, equipaggiato con una Ducati del team indipendente GoEleven, ha impressionato tutti (su un tracciato che lo ha sempre esaltato) andando subito a podio e dimostrandosi competitivo per le primissime posizioni per tutto il fine settimana.

L’Italia può sorridere anche per le prestazioni di Andrea Locatelli, che sembra aver metabolizzato bene la partenza di Toprak Razgatlioglu prendendosi di forza il ruolo di leader tecnico della Yamaha (due volte secondo ed una caduta all’ultimo giro in gara-2 mentre si giocava il podio) in attesa che Jonathan Rea prenda le misure alla R1. Round tutto sommato positivo anche per Danilo Petrucci, che ha archiviato un terzo posto nell’ultima gara dopo aver fatto però un po’ di fatica a emergere nelle manche precedenti. Su altri circuiti, più avanti nel corso del Mondiale, potranno poi arrivare delle soddisfazioni importanti anche con Michael Ruben Rinaldi e Axel Bassani (passato in Kawasaki).

 

 

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