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Atletica, il salto in alto chiama Gianmarco Tamberi. Kerr vince i Mondiali con un poco esaltante 2.31

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Tamberi
Tamberi / Lapresse

Gianmarco Tamberi ha deciso di non prendere parte alle gare indoor, in modo da concentrare tutta la propria preparazione in vista dei grandi appuntamenti estivi: gli Europei di Roma a inizio giugno e le Olimpiadi di Parigi 2024 ad agosto. Il fuoriclasse marchigiano sarà chiamato in entrambi i casi a difendere il titolo, visto che trionfò in campo continentale a Berlino nel 2022 e ai Giochi di Tokyo nel 2021. Il ribattezzato Gimbo non ha dunque preso parte ai Mondiali Indoor, competizione da lui già vinta nel 2016 con un balzo da 2.36 metri in quel di Portland, preludio al sigillo agli Europei e, purtroppo, al gravissimo infortunio di Monaco che gli impedì di partecipare alle Olimpiadi di Rio 2016. Misura di 2.36 con cui, curiosamente, si è anche laureato Campione del Mondo all’aperto la scorsa estate.

Gianmarco Tamberi ha assistito così da casa alla gara di salto in alto andata in scena questa mattina a Glasgow. Lo stesso avranno fatto il qatarino Mutaz Essa Barshim (l’altro Campione Olimpico di Tokyo, bronzo nell’ultima rassegna iridata) e lo statunitense JuVaughn Harrison (il ribattezzato Mr Jump, argento a Budapest alle spalle dell’azzurro). I migliori esponenti della disciplina in questa momento hanno interamente rinunciato alle gare invernali, anche se va puntualizzato che l’americano si è cimentato nel salto in lungo senza particolari soddisfazioni (è stato finalista ai Giochi anche in questa specialità).

In terra britannica ha fatto festa il neozelandese Hamish Kerr, con una stoccata da… 2.36 metri (alla seconda prova, ma era la sua ultima occasione a disposizione visto l’errore a 2.34 e il successivo pass). L’ha superata al secondo tentativo, firmando la miglior prestazione mondiale stagionale. Si tratta di una quota di enorme impatto (d’altronde con 2.37 si è trionfato agli ultimi Giochi) e che ha impreziosito la gara, ma è nei fatti servita soltanto per le statistiche. A livello agonistico, infatti, la gara era già chiusa a 2.31 metri: l’oceanico ha valicato l’asticella al primo assalto e ha chiuso i conti nei confronti dello statunitense Shelby McEwen e del sudcoreano Sanghyeok Woo (Campione del Mondo indoor uscente), che sono saliti sul podio con un tutt’altro che indimenticabile 2.28.

Senza paura di essere smentiti, oggi Gianmarco Tamberi avrebbe tranquillamente potuto conquistare una medaglia. Questo è lo status attuale del salto in alto, in attesa che rientrino a tutti gli effetti i tre grandi tenori, pronti a sfidarsi nella capitale francese, magari con l’inserimento proprio di Kerr e Woo. Rinunciare alle gare indoor nella stagione è olimpica è sacrosanto e correttissimo: non si può chiedere troppo al proprio fisico, l’obiettivo è ben chiaro ed è quello grosso. Gianmarco Tamberi ha un sogno: confermarsi sul trono e diventare il primo saltatore in alto a mettersi al collo due ori a cinque cerchi consecutivamente.

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