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Ciclismo su pista, nessuno squillo azzurro nella seconda giornata di Nations Cup ad Hong Kong. Brilla Emma Finucane

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Miriam Vece
Miriam Vece - IPA Agency

È andata in archivio anche la seconda giornata della nuova tappa di Nations Cup di ciclismo su pista. Nel velodromo asiatico di Hong Kong non ci sono stati squilli italiani, con tutti i principali big azzurri impegnati nella stagione su strada. Quest’oggi sono state quattro le gare in programma, con lo spettacolo che comunque non è mancato.

Nell’omnium maschile l’Italia era rappresentata da Francesco Lamon, che ha chiuso al 13° posto in classifica. La vittoria è andata al neozelandese Aaron Murray Gate, che si è imposto per una sola lunghezza (144 a 143) sul francese Oscar Nilsson Julien, dopo una corsa a punti veramente spettacolare. Gate ha fatto fuoco e fiamme nell’ultima gara prevista, guadagnando ben tre giri ed imponendosi in maniera autoritaria. Podio completato dal nipponico Naoki Kojima, a dieci lunghezze esatte dal vincitore.

Poche assenze invece nella velocità femminile, ed infatti brilla la campionessa del mondo di Glasgow 2023, Emma Finucane. La britannica ha dominato in lungo ed in largo la concorrenza, vincendo con ampio margine quasi tutte le sue batterie, superando in finale con un secco 2-0 la transalpina Mathilde Gros. Vince la finalina per il terzo posto la tedesca Lea Sophie Friedrich, che non lascia scampo alla neerlandese Hetty Van De Wouw. Si è spinta fino ai quarti di finale Miriam Vece, che però ha visto terminare lì la sua corsa nel velodromo asiatico.

Grandissime emozioni anche nella madison femminile, con le giapponesi Tsuyaka Uchino e Maho Kakita, in rappresentanza del Team Rakuten K Dreams, che vincono salvandosi all’ultimo dalla rimonta della coppia composta da Emily Shearman e Bryony Botha. Le neozelandesi si impongono nell’ultimo sprint, portando a casa 10 punti, ma i 2 conquistati dalle nipponiche portano loro in dote il primo posto per il totale di 54 a 53. Completa il podio il tandem olandese Lisa Van Belle/Marit Raaijmakers (49), mentre sono seste le azzurre Matilde Vitollo e Silvia Zanardi con 6.

L’ultima gara in programma è il keirin maschile. Una finale assolutamente dominata dal ciclista del Paese del Sol Levante Kaiya Ota, che ha quasi tutto il tempo di esultare visti gli oltre tre decimi rifilati a Matthew Glaetzer. L’australiano può comunque considerarsi contento del suo secondo posto, mentre sul terzo gradino del podio sale il neozelandese Sam Dakin. Fuori nelle qualificazioni Stefano Moro e Mattia Predomo, con il primo che ha chiuso secondo nella batteria del vincitore di giornata.

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