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Adriano Panatta punge Jannik Sinner: “Pensavo vincesse facilmente contro Alcaraz. Si era abituato troppo bene…”

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Adriano Panatta
Panatta / LaPresse

Adriano Panatta e Paolo Bertolucci si sono nuovamente cimentati nel loro podcast “La Telefonata“, disponibile su Spotify, e il tema di quest’ultima puntata è stato sulla semifinale di Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz del Masters1000 di Indian Wells. Ebbene, non sono mancati gli spunti di discussione sulla prestazione dell’altoatesino, sconfitto dopo 19 vittorie consecutive, 16 se si parla solo del 2024.

Una partita che sembrava incanalata piuttosto bene per Sinner, visto il primo set vinto 6-1. Tuttavia, c’è stata poi la reazione di Alcaraz che ha cambiato un po’ la partita tatticamente e Jannik non è stato in grado di interpretare al meglio la situazione. Il punteggio di 6-3 6-2 nelle restanti frazioni la dice lunga.

Dopo il primo set, pensavo che gli desse 6-3 nel secondo. C’è stato, invece, un grosso calo da parte di Sinner, Alcaraz ha cominciato a giocare molto bene e si è mosso alla grande. Jannik, invece, non mi è piaciuto e, a parte qualche sprazzo, non è stato convincente come al solito“, ha dichiarato Panatta.

Il campione del Roland Garros ’76 ha fatto poi riferimento ad altri aspetti interessanti: “Forse anche il colpo preso a inizio terzo set al gomito ha un po’ influito sulla sua prestazione, ma io penso anche a un’altra cosa. Lui, con il suo gioco, è abituato a comandare e con tre/quattro colpi molto potenti a chiudere. Quando la palla gli ritorna e ieri Alcaraz è stato straordinario in questo, va in difficoltà. Probabilmente lo spagnolo e il suo team hanno trovato il modo per creare un problema a Sinner, però per fare questo serve un rendimento al 100% e non è sempre possibile“.

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