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MotoGP, a Portimao Martin colpisce Bagnaia con un montante. Bastianini e Acosta si confermano, velo pietoso su Marquez

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Jorge Martin
Jorge Martin | Ipa Sport

Il Gran Premio del Portogallo di MotoGP rappresenta un primo, precoce, montante tirato da Jorge Martin a Francesco Bagnaia. Ammesso (e non concesso) che la sfida iridata riguardi (solo) loro due, l’appuntamento lusitano ha visto Martinator tornare a sovrastare Pecco anche nella gara domenicale. Non se ne fa una questione aritmetica, è ancora troppo presto per ragionare sui distacchi. Qui si ragiona sul piano concettuale.

L’autodromo portoghese, storicamente, ha sempre detto male a Martin. Il vice-campione del mondo 2023 era perennemente stato respinto dalla pista dell’Algarve, dove si era addirittura procurato un serio infortunio. Viceversa, Bagnaia aveva saputo firmare performance abbaglianti. Non è quanto si è visto ieri perché, al di là della caduta figlia del contatto con Marc Marquez (altro deluso e tornato a frequentare la ghiaia con inquietante frequenza), le prestazioni della Ducati #1 non sono mai state all’altezza di quella marchiata con il numero 89.

Dunque, se ragioniamo nell’ottica del dualismo Bagnaia-Martin, Portimao rappresenta una tappa decisamente favorevole allo sfidante dopo il sostanziale pareggio di Lusail. Come già accennato, non è però scritto che la battaglia iridata sia un remake di quella a cui abbiamo assistito nel 2023. Due, in particolare, i centauri ripartiti col petto gonfio dalla Lusitania. Si tratta di Enea Bastianini e Pedro Acosta.

Classifica Mondiale MotoGP 2024: Martin tenta la fuga, Bastianini e Bagnaia inseguono

La Bestia ha fornito una delle prestazioni più convincenti da quando è in sella a una Desmosedici ufficiale; El Tiburón de Mazarrón è salito sul podio alla seconda presenza nella classe regina, prendendosi il lusso di precedere due navigati compagni di marca quali il sempre solido Brad Binder e l’altalenante Jack Miller (la cui sella appare destinata proprio al teenager spagnolo già dal 2025). Un profilo da predestinato. Saranno fattori per il Mondiale? Troppo presto per dirlo. Di certo, se cercavano conferme dopo il Qatar, le hanno trovate.

Marc Marquez a parte, sul quale potrebbe essere necessario stendere rapidamente un velo pietoso, continua a lasciare perplessi Marco Bezzecchi. Si è visto qualcosa di meglio rispetto al Medio Oriente, ma la rivelazione del 2023 sta assumendo i poco ambiti contorni di “protagonista mancato” del 2024. La stagione è ancora giovane, ci sono due settimane di riflessione prima di andare a correre ad Austin e raddrizzare quanto è apparentemente nato sotto una cattiva stella. Vale per lui, come per tutti gli altri.

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