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Sinner ammette: “Ero preoccupato, ma ho trovato una soluzione. O’Connell mi ha già battuto”

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Una partita difficile. Jannik Sinner ha dovuto impegnarsi non poco per venire a capo dell’incontro con l’olandese Tallon Griekspoor, nel terzo turno del Masters1000 di Miami. L’avversario ha saputo mettere insieme una prestazione decisamente consistente, specialmente nella combinazione servizio-dritto, e Sinner ha pagato la poca intensità, specie in risposta, per un set e mezzo.

Tuttavia, anche per l’arrivo della pioggia a metà della seconda frazione, Jannik è riuscito a riordinare le idee e a ribaltare la situazione, bravo a rimanere sempre in partita al cospetto di un avversario che ha giocato per due parziali sopra il suo livello di classifica.

Credo che la grande differenza tra i set vinti e quello inaugurale sia dipesa soprattutto da una crescita generale dell’intensità del mio gioco. Ma bisogna comunque riconoscere che quando un avversario serve così bene come ha fatto Tallon, diventa veramente dura reggere e stragli dietro. Specialmente perché è complicato entrare nello scambio. Lui poi è un tennista molto forte, la sua prestazione odierna non mi ha minimamente sorpreso. Ha due armi come il servizio e il dritto, che sono di altissimo livello. Inoltre, anche nel gioco a rete si disimpegna ottimamente. Quindi le difficoltà del primo set vanno anche analizzate tenendo presente questi aspetti, fra cui al primo posto l’approccio che ha avuto“, ha sottolineato l’altoatesino in conferenza stampa.

Primo set un po’ “scappato via” al nostro portacolori, non giocando benissimo il dodicesimo game, ma i meriti di Griekspoor ci sono:Non mi sento di rimproverami granché. A volte devi soltanto accettare che il tuo avversario stia giocando molto bene e andare avanti, ed è ciò che ho fatto dopo aver perso il parziale. Restare mentalmente forte e continuare a giocare. Ogni volta che perdi un set, devi preoccuparti. Prima della partita, si prepara il match sapendo alla perfezione le caratteristiche dell’avversario ed essendo a conoscenza di quali possano essere i piani tattici che attuerà. Però alla fine, quando affronti un grande giocatore come Tallon che ha dalla sua armi molto importanti, devi mettere l’intero tuo focus su di te e su quello che puoi controllare. Quando un avversario serve in modo così efficace nei momenti decisivi di una partita come ha fatto lui, metterlo in difficoltà diventa durissimo per qualsiasi giocatore. Ecco perché sono in fin dei conti soddisfatto della mia giornata, ero in una situazione davvero difficile e l’ho gestita nel modo corretto provando a scovare la strada che mi avrebbe consentito di vincere. Perciò sono felice“.

E ora sulla sua strada ci sarà l’australiano Chris O’Connell: “Contro di lui ho perso tre anni fa ad Atlanta nell’edizione in cui vinsi il torneo di doppio con Reilly Opelka. E’ un buon giocatore che può contare su un buon servizio. Poi si muove davvero bene, insomma giocatore tosto da affrontare. Lo studierò sicuramente, ma allo stesso tempo cerco di mantenere invariata la mia intensità di gioco come ho fatto molto bene nel secondo e terzo set di oggi. Se funziona, bene. In caso contrario, come successo oggi devo trovare una soluzione alternativa. Dovrò stare molto attento“.

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