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Sinner non è in forma come a gennaio? Calo fisiologico, ma lo status per vincere lo stesso

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

La capacità di vincere anche quando non si è al 100%. Lo aveva detto Jannik Sinner, in avvicinamento al torneo di Miami, dopo che la semifinale persa a Indian Wells contro Carlos Alcaraz aveva lasciato qualche scoria: “Ho recuperato grazie al lavoro del mio fisioterapista, ma non sono al 100%“. Tuttavia, la sensazione è che la forma raggiunta agli Australian Open non ci sia stata neanche quando comunque è arrivata l’affermazione a Rotterdam e nel corso del torneo californiano.

Non certo una stranezza. Avere un rendimento “a tavoletta” per sei mesi non è possibile e la bravura di un tennista c’è anche quando non si gioca “su una nuvola” e si riescono a trovare le soluzioni. Da questo punto di vista, da settembre 2023 a oggi, le vittorie di Jannik sono 38 e le sconfitte 3 e, limitatamente al 2024, i successi sono 18 e il ko 1, ovvero quello contro Alcaraz.

Ecco che mettersi a criticare Sinner con questi numeri può essere discutibile, tenendo conto anche della partita vinta contro Tallon Griekspoor in rimonta, nel terzo turno in Florida. L’olandese ha disputato un match di alto livello, specialmente per le medie tenute al servizio, che gli hanno permesso di gestire le situazioni critiche del match, pur avendo giocato molti più punti in battuta di quanti ne ha affrontati Jannik (112 per l’olandese e 75 per l’italiano).

Questi dati stanno a dimostrare come e quanto il neerlandese sia stato obbligato a fare i salti mortali per tenersi in linea di galleggiamento, abilissimo poi a sfruttare le uniche palle break concesse da Sinner nella partita, ovvero nel dodicesimo game del primo set. Di conseguenza, più che la pioggia a “salvare” Jannik, è stato una miglior efficacia in risposta dopo la ripresa del confronto che ha permesso al pusterese di concludere con questi numeri:

  • 15 aces
  • 68% di prime di servizio in campo
  • 90% di punti ottenuti con la prima
  • 67% con la seconda
  • 9 palle break costruite e 3 sfruttate
  • 2 palle break concesse
  • 39 vincenti e 17 errori non forzati

Si fa fatica a definire “deludente” la prestazione dell’altoatesino con questi dati. Per questo, nella valutazione va tenuto in debito conto anche la prestazione dell’avversario. C’è comunque una minor brillantezza dal punto di vista dell’intensità, come riconosciuto dallo stesso Sinner, anche perché saggiamente lo staff dell’italiano ha scelto di portare avanti l’attività in palestra. Non si pensa solo all’oggi, ma anche a quel che sarà nella prosecuzione di una lunga stagione.

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