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Lorenzo Conforti: “La Bardiani è l’ambiente ideale per crescere. Imparo dai più esperti”

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Lorenzo Conforti
Lorenzo Conforti / IPA Sport

Lorenzo Conforti del Team VF Group Bardiani CSF Faizanè è stato l’ospite del giorno nell’ultima puntata di Sport2day Speciale Ciclismo, appuntamento settimanale condotto da Francesca Cazzaniga su Sport2U, web tv di OA Sport. Il ciclista classe 2004 si è raccontato a 360 gradi tra presente e futuro, con l’ambizione di puntare in alto come ogni giovane sogna di fare.

Per prima cosa il ciclista di Monsummano Terme racconta come si è svolta la sua preparazione invernale. “Come programmato ho iniziato con il primo ritiro in Spagna nel mese di dicembre, quindi abbiamo replicato a gennaio per altri 15 giorni, che io ho fatto diventare quasi un mese, per poi iniziare ad Antalya in Turchia. In Spagna si sta bene, le strade sono perfette e quando ti alleni non ci sono pericoli. Inoltre il meteo è sempre bello, per cui è davvero l’ideale”. 

Si è passati poi al primo parziale bilancio di inizio stagione: “Sono contento, non deluso. Mi è mancata solo la vittoria perché ho conquistato tre secondi posti. Sapevo già dall’inverno di stare bene perché i valori rispetto alla scorsa stagione sono migliorati. Però, sinceramente, non pensavo di presentarmi così bene alle prime corse”.

Dopo un buon avvio, quali saranno le prossime tappe per il classe 2004? “Di sicuro prenderò parte il primo di aprile al Giro del Belvedere, quindi dal 9 al 12 sarà la volta del Giro d’Abruzzo”.

Dal calendario agli obiettivi. Conforti sembra avere le idee chiare a riguardo: “Voglio fare bene al Gran Premio Liberazione a Roma, nel quale già un anno fa andai forte, ma la sfortuna nel finale mi fece chiudere 11°. Dopodiché ci saranno il GP del Marmo e il Giro Under23 nel quale vorrei davvero vincere una tappa”. 

La scelta di entrare nel team della famiglia Reverberi sembra avere pagato dividendi per il ciclista toscano:Qui mi trovo benissimo. Ti danno la tranquillità di non cercare il risultato subito. Ho anche un contratto lungo per cui non ho il peso sulle spalle di dover fare risultato o essere competitivo immediatamente. Hai tutto il tempo per crescere in un ambiente ideale. Non hai pressioni, ma fai la vita da professionista. Sei anche affiancato da ciclisti più esperti che ti danno una mano e ti insegnano cose importanti”. 

Il classe 2004 passa poi a raccontarsi come ciclista:Penso di essere un corridore che può dire la sua sulle salite corte, ho un buono spunto e anche sugli strappi mi difendo. Diciamo che sono completo. Il mio punto di forza? Mi so muovere bene in gruppo. Non ho paura di confrontarmi anche con i più esperti”. 

Gli aspetti da migliorare, invece: “Devo abituarmi allo stile di vita del corridore. Ma non intendo fuori dalla bici, ma in allenamento, nel recupero. Siamo in ciclismo nel quale si fa tutto al limite e ogni dettaglio fa la differenza. Il passaggio da junior a professionista è stato un bel salto e sto cambiando diversi aspetti. I risultati si vedono”.

Ultima battuta sulla corsa che vorrebbe vincere nella sua carriera: “Senza dubbio il Mondiale. Indossare per un anno la maglia iridata in ogni corsa sarebbe davvero un sogno”. 

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