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Elisa Longo Borghini dopo il trionfo al Fiandre: “Shirin era una moto, vittoria di squadra. Ero una ragazzina nel 2015”

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Elisa Longo Borghini
Elisa Longo Borghini - IPA

A nove anni da quella meravigliosa prima affermazione nel 2015, Elisa Longo Borghini conquista al Giro delle Fiandre la sua seconda vittoria, forse ancora più bella, con il Tricolore sulle spalle. L’azzurra è riuscita a trionfare davanti alla polacca Katarzyna Niewiadoma assistita al meglio dalla compagna di squadra Shirin van Anrooij, poi terza.

Le parole dell’azzurra al traguardo: “Vorrei ringraziare il mio allenatore, Paolo Slongo, mio marito, Jacopo Mosca, tutta la squadra per il modo in cui mi hanno supportato oggi. Le ragazze sono state davvero brave e l’ammiraglia mi è stata di grande aiuto quando ho avuto un incidente a causa di una gomma a terra”.

Sullo spettacolare attacco della Lidl-Trek: “È semplicemente fantastico, Shirin era una moto. Possiamo essere orgogliose, prima e terza in una gara come questa, è una grande prestazione di squadra”.

Confrontandola alla vittoria del 2015: “Questa è davvero diversa. Ho vinto con il tricolore sulle spalle e sono una donna più matura. Ero solo una ragazzina quando vinsi nel 2015, ora me ne rendo conto di più e sono più consapevole di ciò che ho ottenuto”.

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