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Berrettini vuole tornare in alto: “Sinner è uno stimolo. Subito un buon feeling sulla terra rossa”

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Matteo Berrettini
Berrettini / LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI - LivePhotoSport.it

Un esordio convincente per Matteo Berrettini a Marrakech (Marocco). Il tennista romano ha dato il via alla sua stagione sulla terra rossa e il primo match affrontato contro il kazako Alexander Shevchenko (n.56 del ranking) ha dato segnali positivi al romano. Berrettini, infatti, si è imposto con il punteggio di 6-2 6-1, lasciando appena tre game al suo avversario.

Dopo essere ritornato all’agonismo nel Challenger di Phoenix, dove ha raggiunto la Finale, Matteo ha preso parte al Masters1000 di Miami, sfruttando la regola del ranking protetto, non essendo molto fortunato. Un virus intestinale, infatti, l’ha condizionato in avvicinamento alla sfida di primo turno contro lo scozzese Andy Murray, dovendo cedere al terzo set, dopo anche un malore nel secondo.

Tuttavia, messe alle spalle queste difficoltà, il classe ’96 ha ripreso la sua marcia con profitto, presente nel main draw del torneo marocchino sempre grazie al citato ranking protetto: “Sono contento per come ho giocato questa partita. Non è mai facile tornare a giocare sulla terra rossa dopo tanto tempo, ma il feeling è stato buono, sono soddisfatto“, le prime parole di Berrettini.

Il tennista tricolore ha anche risposto alla domanda sul momento eccellente vissuto dal movimento italiano, in particolare grazie ai riscontri di Jannik Sinner: “Faccio parte di un gruppo di giocatori forti e giovani. Sicuramente quanto sta facendo Jannik è uno stimolo per me e gli altri a ottenere risultati importanti. C’è grande voglia di far bene“, ha concluso Matteo.

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