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F1, Charles Leclerc sempre più “Willy Coyote”. In Cina accenderà un 2024 fatto di tante ombre e poche luci?

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Charles Leclerc
Charles Leclerc - Eric Alonso/DPPI / IPA Sport

Domenica si corre il Gran Premio di Cina. Ormai c’è un pilota verso il quale sta diventando sempre più spontaneo fare il tifo, indipendentemente dal ferrarismo. Si parla di Charles Leclerc, che sta assumendo viepiù i contorni del Wyle Coyote dei motori.

Al di là di simpatie o antipatie – generate (anche) da etichette appiccicate sul monegasco da terzi, nel tentativo di caratterizzarlo nella narrazione mediatica – è indiscutibile come il ventiseienne del Principato si stia tramutando in un personaggio di culto. Purtroppo per lui, nel modo meno ambito da qualsiasi agonista.

Quella appena cominciata è la sua sesta stagione a Maranello. Per il momento, le sue vittorie si contano ancora sulle dita di una mano. Leclerc ha difatti conquistato 5 affermazioni, peraltro concentrante in due determinati momenti precisi (fine estate 2019 e la prima metà del 2022). Non che le Rosse abbiano trionfato a raffica in questo arco temporale, ma nel frattempo è diventato più frequente vedere primeggiare Carlos Sainz.

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Qui scatta la prima dinamica che fa prendere in simpatia Charles. L’uomo su cui la Ferrari aveva deciso di investire con decisione sin dal 2019, in questo momento sta venendo messo in ombra da chi è arrivato in punta di piedi dopo di lui e – soprattutto – ha già le valigie pronte per andare altrove.

Perché, come se non bastasse, il monegasco nel 2025 avrà a fianco un compagno di squadra molto ingombrante come Lewis Hamilton. Un ingombro mediatico e politico prima ancora di quanto possa esserlo prestazionalmente. Insomma, alla voce team mate si passa dalla padella alla brace.

In tutto ciò, non va dimenticato l’assurdo rapporto vittorie : pole position che caratterizza il monegasco. A fronte di 5 successi, si contano ben 23 partenze dalla casella privilegiata! Una proporzione di 0,21 senza precedenti. Neppure René Arnoux (0,39) – che correva in un’altra epoca e con un’affidabilità delle monoposto totalmente diversa – ha un bilancio così stridente.

Infine, con l’appropinquarsi della 24 ore di Le Mans, sta per tornare di moda il tormentone motoristico dell’estate 2023, ovvero persino Giovinazzi ha vinto più di Leclerc!. Vero, ma capzioso. Non se lo merita, Charles, tutto questo sarcasmo.

Così, mentre Max Verstappen tiene le redini della F1 e Carlos Sainz quelle della Ferrari, viene spontaneo dare una pacca sulla spalla al monegasco in vista di sabato e domenica. “La Cina è vicina” si suole dire. Si spera possa esserlo anche la consacrazione di un pilota di indubbio talento, ancora però fine a sé stesso. Intanto c’è da accendere una luce sul 2024, in maniera tale da scacciare tutte le ombre che aleggiano sul #16 del Circus.

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