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ATP Montecarlo, Casper Ruud fa il colpaccio: battuto Djokovic, è finale con Tsitsipas

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Casper Ruud
Ruud / LaPresse

Volevano tutti il match tra il numero 1 ed il numero 2 al mondo, arriva invece la finale tra due grandi specialisti della terra rossa. Casper Ruud batte per la prima volta in carriera Novak Djokovic e raggiunge per la prima volta in carriera la finale del Masters1000 di Montecarlo. Ci sono volute due ore e venti minuti per il norvegese, che vince 6-4 1-6 6-4 negando così a un Nole troppo altalenante il ritorno in finale nel Principato, che gli manca da nove anni. Per Ruud invece è la prima vittoria contro un top3 mondiale e fa un bel salto in classifica, ritornando il sesto giocatore al mondo e superando anche Andrey Rublev.

Nella prima frazione si ha l’impressione che Nole non sia totalmente centrato sul match. Compie qualche errore di troppo abbastanza banale, non da numero uno al mondo, come un comodo smash appoggiato troppo leggermente in rete. Ruud fiuta l’occasione e accelera ogni volta che può, strappandogli subito il servizio e, dopo essersi difeso con le unghie e con i denti nel quarto gioco, aumentando il margine sul 4-1 con il secondo break in tre giochi in risposta. Il controbreak con cui Djokovic dimezza lo svantaggio appare più di nervi che di inerzia della partita, e Ruud senza troppi patemi poi chiude il set, il primo vinto contro il serbo dopo dodici occasioni.

Il norvegese però, come accaduto ieri con Ugo Humbert, si eclissa nel secondo set. Appare tirare troppo il fiato, non appagato dall’aver incamerato la prima frazione ma quasi. C‘è però da dire che Djokovic inizia però a giocare in maniera assai più vicina ai suoi standard, quasi travolgendo Ruud che balbetta con la prima di servizio. Nole non fa prigionieri: break immediato e poi raddoppiato nel sesto gioco, si va al terzo set.

Sembra la solita storia, con il serbo che sale di colpi e che inizia a divorarsi l’avversario, chiunque esso sia. Ma invece c’è il colpo di coda di Ruud, che da sotto 30-0 inizia a tirare a tutto braccio e si porta avanti di un break sul 3-0. Il norvegese vede la linea del traguardo, ma arriva il momento del riscatto di Djokovic: un settimo game perfetto, esultanza verso il pubblico ed è 4 pari. Il numero 10 al mondo però riesce a difendersi nel momento più difficile, tenendo un tesissimo nono gioco e portando Nole a servire per rimanere nel match. E senza pensieri, appesantisce le sue risposte: due errori di Djokovic e arrivano tre match point di fila. Nole annulla il primo con un ace, il secondo con il serve and volley ma sul terzo arriva il doppio fallo che spedisce Ruud in finale, che batte così per la prima volta un numero 1 al mondo. 

Djokovic perde nonostante incameri 11 punti in più, 84 a 73, ma è andato troppo a corrente alternata, tenendo conto che la forbice è influenzata dal +18 del secondo set (27-11). Ruud è stato più regolare, offrendo meno palle break (5  a 7) ed è meno falloso del serbo, 13 a 22 gli errori non forzati. Così mette la definitiva firma su una finale che promette scintille con Stefanos Tsitsipas. Ma non quella che il tennis mondiale si aspettava.

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