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Olimpiadi Parigi 2024

Rafael Nadal apre alle Olimpiadi: “Mi renderebbe felice essere a Parigi, voglio giocare”

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Rafael Nadal
Rafael Nadal/LaPresse

Rafael Nadal ha saluto con anticipo gli Internazionali d’Italia 2024, venendo sconfitto duramente da Hubert Hurkacz nel secondo turno. Il pubblico italiano, però, ha voluto omaggiare di un ultimo saluto il campione spagnolo, offrendo davvero una cornice meravigliosa, con lo stesso Nadal emozionato nel vedere così tante persone tutte presenti solo per lui.

L’obiettivo ora di Rafa si chiama Roland Garros e lo Slam parigino è sempre stato il traguardo da quando lo spagnolo è tornato a giocare nel circuito: “Sto bene, per me è una grande gioia aver potuto giocare a Barcellona, Madrid e Roma. È stato un duro colpo non poterlo fare a Montecarlo perché tutti questi eventi hanno un grande valore per me. Da tempo pensavo che questo sarebbe stato il mio ultimo anno di attività, ma il mio corpo ha reagito peggio del previsto. Fortunatamente, da qualche settimana mi sento molto meglio e avrei voluto avere questi progressi da gennaio“.

Sulla sua presenza a Parigi, che resta ancora un po’ in dubbio: “Giocherò solo se sentirò di poter dare il 100% delle mie possibilità. Se non vincerò nemmeno una partita, lo accetterò, ma non mi vedo entrare in campo sapendo di non avere alcuna possibilità. Se c’è anche solo lo 0,01 di possibilità voglio provarci, ma se non ne ho assolutamente nessuna, preferisco non giocare”.

Nadal non chiude all’esperienza olimpica sempre a Parigi sui campi del Roland Garros: “Ci sono sensazioni che si possono provare solo in un gioco, è l’essenza dello sport. Quest’anno è molto speciale essere a Parigi, quindi sarei molto entusiasta di gareggiare, è qualcosa che mi renderebbe felice

Sulla sua carriera, costellata in passato da qualche infortunio, uno molto grave: “A 19 anni ho avuto un infortunio molto importante, che mi ha fatto rischiare di non poter continuare a giocare a livello professionale. Questo ha complicato tutta la mia carriera con altri problemi fisici, ma mi ha anche aiutato ad apprezzare tutto ciò che ho vissuto durante la mia carriera. Sono un po’ timido e mi porto dentro le mie emozioni, ma sono molto grato a tutti coloro che mi hanno permesso di fare tante esperienze con il loro aiuto nel corso degli anni“.

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