Formula 1
F1, Stefano Domenicali non rassicura sulla presenza di Imola e Monza in futuro
Una storia che potrebbe cambiare? Lo si vedrà. L’Italia, allo stato attuale delle cose, può vantare due GP nel calendario di F1: l’appuntamento a Imola e poi quello nel Tempio della velocità di Monza. Due tappe dai connotati storici, di cui il Bel Paese può fregiarsi. Tuttavia, il Circus sta venendo incontro a esigenze di mercati variegati e i costi stanno lievitando.
Da questo punto di vista, i due week end sul circuito del Santerno e brianzolo potrebbero anche non esserci nel programma mondiale dopo il 2026. Lo si evince dalle recenti esternazioni dell’amministratore delegato della FOM, Stefano Domenicali. Il manager italiano, legato ai due fine-settimana menzionati dal suo passato da Team Principal della Ferrari e grande appassionato di Motorsport, si è espresso in questi termini.
“L’Italia è centrale nel calendario di F1, ma bisogna affrontare questioni importanti relative alle risorse che il Paese intende investire e alle infrastrutture, perché occorre cambiare passo, migliorando la sicurezza degli autodromi e l’offerta di servizi per il pubblico“, ha dichiarato Domenicali. “A fine agosto, a Monza, faremo il punto con le istituzioni governative e con l’Aci. È ancora possibile che l’Italia mantenga due gare dopo il 2026, ma realisticamente penso che sarà abbastanza difficile” (dichiarazioni riportate da GPBlog).
Non resta che attendere lo sviluppo della trattativa tra gli organizzatori del Circus e quelli dei GP italiani, prima di trarre le conclusioni. È chiara, comunque, la tendenza di ampliare la scelta in favore di chi possa garantire strutture adeguate ed entrate rilevanti dal punto di vista economico.