Tennis
Ambesi sulla crescita di Zverev: “Se serve all’80%, come fai a batterlo?”
Consueto appuntamento giornaliero con TennisMania, la trasmissione di Dario Puppo sul canale YouTube di OA Sport nella versione dedicata agli Internazionali d’Italia. A parlare è anche Massimiliano Ambesi, che si esprime senza troppe parole, ma precise.
Si comincia da Zverev: “Quell’altezza ti consente di avere un servizio molto incisivo. Zverev nel primo set della semifinale serve al 60% e non tocca palla. Nel secondo a 70% e lo vince, nel terzo asfalta Tabilo. Da una parte abbiamo un grande dritto, dall’altra un grandissimo rovescio. Ma se Zverev serve all’80% può perdere la partita? Zverev ieri nel primo set ha fatto fatica perché arrivava da partite serali in condizioni totalmente diverse, non aveva la misura dei colpi e sbagliava tanto. E lo stesso si poteva dire di Jarry, perché le partite importanti le ha vinte tutte in notturna. L’adattamento alle condizioni sarà fondamentale. C’è un precedente più o meno di questi tempi in cui Zverev in finale a Ginevra perse al tie-break del terzo set (era il 2019, ndr)”.
Brevissima annotazione su chi ci sarà con Djokovic in Svizzera: “A Ginevra ci sono Ruud, Fritz e Shelton. Livello più alto di quello di Lione, ci sta la scelta“.
Ritorna sul tedesco: “Zverev 4 del mondo significherebbe Medvedev mina vagante dei quarti al Roland Garros, come Tsitsipas negli ottavi. Zverev affronterà l’undicesima finale 1000. Al momento ne ha vinte 5. Non è da buttare. Finora gli è mancato uno Slam. Guardando la partita di Zverev di ieri mi rendo conto della difficoltà di variare gioco, la poca sensibilità a rete, che quando calano le percentuali di prime la seconda non è così incisiva. Nella partita di ieri tante volte in scambi già vinti a rete non è riuscito a chiudere perché gli manca il tatto“.
Capitolo dedicato al doppio femminile: “Va detto riguardo Errani/Paolini le altre due erano totalmente fuori partita. Uno dei primi giochi del secondo set: risposta in rete, poi fuori di tre metri, in rete, poi vincente di Paolini dopo che una delle due non ha chiuso una volée facilissima“.