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Fury non ci sta: “Avevo vinto, subito la rivincita!”. La risposta di Usyk

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Fury e Usyk
Fury-Usyk / IPA Agency

Il match più atteso del Nuovo Millennio non ha deluso le aspettative. A Riyadh (Arabia Saudita) è andato in scena uno spettacolo sublime tra Oleksandr Usyk e Tyson Fury: dopo 25 anni erano in palio tutte le cinture mondiali dei pesi massimi. Ad imporsi, con decisione non unanime, è stato l’ucraino, già campione olimpico a Londra 2012 (sconfisse in finale il nostro Clemente Russo) ed iridato in tutte le categorie anche tra i pesi cruiser.

Dopo un buon avvio nelle prime due riprese da parte di Usyk, Fury era sembrato prendere decisamente il sopravvento grazie ad un maggior allungo e, soprattutto, alla potenza devastante dei colpi, in particolare il montante destro al corpo. La svolta nel corso dell’ottavo round: qui l’ucraino piazzava uno straordinario gancio sinistro in pieno volto, che provocava una copiosa perdita di sangue dal naso del britannico. Da quel momento in poi l’inerzia dell’incontro girava completamente. Nel corso della nona frazione Usyk sfiorava la vittoria per KO, tempestando di colpi l’avversario, portandolo barcollante alle corde, prima del conteggio da parte dell’arbitro e della successiva campana a salvarlo. Nel complesso, dall’ottava frazione in poi, Usyk è stato padrone del ring: tanto gli è bastato per ribaltare l’esito della contesa.

Grazie moltissimo al mio team, a Gesù. È una grande opportunità per me, per la mia famiglia, per l’Ucraina. Questo è il mio tempo, è un grande giorno“, le prime parole del nuovo campione del mondo unificato dei pesi massimi.

Il verdetto odierno, ad ogni modo, lascerà diversi strascichi. Le polemiche non sono mancate da parte di Fury, tutt’altro che convinto della decisione dei giudici: “Voglio ringraziare prima di tutto Gesù. Credo di aver vinto la maggior parte dei round, meritavo di vincere. Abbiamo fatto un grande match, meglio di così non potevamo fare“.

Il britannico ha immediatamente evocato la rivincita: “Secondo me ho vinto, comunque ho la clausola della rivincita e quindi ci sarà. Ringrazio in ogni caso Usyk per questo match, ora torniamo a casa dalle nostre famiglie. Voglio assolutamente la rivincita, immediata, ad ottobre. Non voglio trovare scuse, ma credo di aver vinto io il match. Il suo Paese è in guerra, quindi le persone si schierano con qualcuno il cui Paese è in guerra“.

Usyk ha subito raccolto l’invito: “Io sono pronto per la rivincita. Facciamolo ancora, facciamo ancora un grande match“. Va detto che, da contratto, la rivincita era già stata fissata per il 12 ottobre 2024 e si svolgerà sempre a Riyadh. Abbiamo assistito dunque solo al primo atto di una saga che promette di diventare una pietra miliare della storia di questo sport.

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