Ciclismo
Giro d’Italia 2024, il percorso della terza settimana: Brocon e Monte Grappa incutono timore
Dopo un weekend da fuoco e fiamme, oggi secondo e ultimo giorno di riposo per il Giro d’Italia 2024. Da domani si tornerà a fare sul serio, per vivere le ultime sei giornate che definiranno la classifica. Tadej Pogacar ha un vantaggio enorme sul secondo, ma dietro di lui sarà battaglia vera per il podio. E lo spazio per fare la differenza c’è tutto: tre arrivi in salita più o meno impegnativi, la tappa del Monte Grappa e le due volate a Padova e Roma.
Martedì 21, sedicesima tappa: Livigno-Monte Pana/Santa Cristina di Val Gardena (206 km)
Saranno 206 i chilometri da percorrere da Livigno a Santa Cristina Val Gardena, con ben 4350 metri di dislivello. Si comincia praticamente in salita, con Passo di Eira e Passo di Foscagno nei primi undici chilometri e mezzo. Lunga discesa e, subito dopo Bormio, arriva immediatamente l’Umbrailpass, Cima Coppi di questa edizione con i suoi 2498 metri di altitudine. Non si arriverà come previsto in cima allo Stelvio per il rischio di slavine, ma comunque la salita sarà particolarmente dura: 16,7 km al 7,2% di pendenza media. Ci sarà poi una lunga discesa e un po’ di pianura fino a dopo il traguardo volante di Bolzano. Si arriva al Passo di Pinei, altra ascesa decisamente impegnativa, lunga 23,3 chilometri al 4,7%. Ma non è finita qua: il finale sarà scoppiettante con la scalata al Monte Pana: 6,5 km al 6,1% ma punte a metà del 16% e gli ultimi due chilometri sempre in doppia cifra.
Mercoledì 22, diciassettesima tappa: Selva di Val Gardena-Passo Brocon (159 km)
5 GPM da affrontare e pochissima pianura per la carovana. Frazione breve (159 km) ma molto esplosiva e con tanto dislivello, che fin dalla partenza presenta difficoltà. Pronti e via e si scalerà immediatamente il Passo Sella (8,9 km al 7.4%), che presenta delle prime rampe con picchi all’11% e un tratto centrale all’8% costante, prima di spianare leggermente negli ultimi chilometri. Dallo scollinamento lunga discesa che attraversa tutta la Val di Fassa, fino ad arrivare a Predazzo dove si tornerà a salire verso il mitico Passo Rolle. Sono 20 chilometri di salita con la pendenza media del 4.8%, ma è una salita a tronconi con lunghi tratti in doppia cifra sia all’inizio sia verso la cima. Lunga e tecnica discesa fino a fare in rapida successione Passo Gobbera (5,7 km al 6%) e un primo passaggio sul Passo Brocon (15,4 km al 5.6%, con il tratto centrale quasi sempre in doppia cifra), discesa su Catello Tesino e risalita dal versante più duro (e inedito) della Val Malene al Passo Brocon per l’arrivo. Ultimi duemila metri molto difficili (media 12%), con tornanti stretti e ravvicinati.
Giovedì 23, diciottesima tappa: Fiera di Primiero-Padova (178 km)
Dopo la terribile due giorni di montagna, ritornano protagonisti i velocisti, almeno quelli ancora rimasti all’interno della Corsa Rosa. Solo un GPM all’inizio, il quarta categoria di Lamon, poi la strada tenderà a scendere, tranne qualche piccolissima salitella (il gruppo non se ne accorgerà nemmeno) con l’approdo al traguardo finale di Padova per gli sprinter.
Venerdì 24, diciannovesima tappa: Mortegliano-Sappada (157 km)
Tappa intermedia che potrebbe strizzare l’occhio alla fuga. Frazione non lunghissima che presenta la prima parte di giornata praticamente pianeggiante. Da Tolmezzo (km 79.3) a Paluaro (km 100.6) la strada tenderà sempre leggermente a salire, fino ad arrivare alle pendici del letteralmente tremendo Passo Duron. Sono appena 4 chilometri e 400 metri, ma che non lasciano mai un attimo di respiro; pendenza media del 9.7%, con un picco del 18% sulle prime rampe. Superata questa prima esigente difficoltà discesa e nuova salita verso il GPM di terza categoria di Sella Valcalda. Dallo scollinamento mancheranno 52 km al traguardo, si affronterà una nuova breve discesa prima di tornare a salire. Ultima asperità di giornata che condurrà a Cima Sappada, con il GPM che in tutto comprende 8,5 km al 4.7%, ma la vera differenza si farà negli ultimi 3 km. Dall’ultimo scollinamento saranno 7 i chilometri ancora da percorrere, tutti prevalentemente in discesa.
Sabato 25, ventesima tappa: Alpago-Bassano del Grappa (184 km)
Dopo i primi 25 chilometri pianeggianti ecco il durissimo Muro di Ca del Poggio (un chilometro al 12.1%). Poi si va verso Semonzo del Grappa per affrontare la prima scalata al Monte Grappa (18.2 km all’8,1% di pendenza media). Lunga discesa, molto tecnica, poi la seconda scalata, quella decisiva verso il Monte Grappa. Scollinamento a 30 chilometri dall’arrivo. Poi praticamente è tutta discesa fino al traguardo di Bassano del Grappa.
Domenica 26, ventunesima tappa: Roma-Roma (125 km)
Uno spettacolare circuito cittadino che attraverserà la Capitale. Un momento atteso non solo da chi vincerà il Giro d’Italia, ma per tutti quelli che avranno terminato la Corsa Rosa. I velocisti rimasti si contenderanno l’ultima vittoria e l’emozione di trionfare sul traguardo di Roma.