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Salto con gli sci

Salto con gli sci. Le novità dell’Italia 2024-25, piccola ma agguerrita, riguardano gli staff tecnici

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Annika Sieff
Annika Sieff - Lapresse

Nei giorni scorsi, la Fisi ha comunicato la composizione delle squadre nazionali in vista dell’inverno 2024-25. Una sorta di pratica d’ufficio, poiché i numeri del movimento sono talmente esigui da consentire di inserire qualsiasi atleta in attività nel novero dei team azzurri.

Neppure gli status contano più di tanto. Le dimensioni ridotte del salto tricolore tramutano in un pleonasmo l’inserimento di Tizio in Squadra “A”, piuttosto che di Caio in Squadra “B” o Sempronio in Squadra “C”. Dunque, inutile stare a menare il can per l’aia in sede di analisi. Gareggia in Coppa del Mondo chi ha il livello per farlo.

Merita però un approfondimento la fisionomia degli staff tecnici. Jakub Jiroutek è saldamente al timone della squadra maschile, reduce da un inverno tonitruante se rapportato a mezzi e quantità del materiale umano a disposizione. È viceversa cambiata la guida del settore femminile.

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Torna infatti Harald Rodlauer, il quale ha archiviato l’infelice esperienza con le saltatrici polacche. Il blasonato tecnico austriaco ha abbandonato il proprio ruolo, stanco di avere a che fare con un gruppo di atlete poco motivate a progredire e cerca il rilancio, proprio con una nazione con la quale si era tolto diverse soddisfazioni anni addietro.

Sebastian Colloredo, sostituito da Rodlauer, non viene però “lasciato a piedi”. Il friulano è stato cooptato nei quadri tecnici della squadra di interesse nazionale. A lui il compito di far crescere i teenager nati dal 2006 in poi.

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