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Ciclismo

La storia di sport tra Pellizzari e Pogacar: la richiesta degli occhiali e l’abbraccio

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Tadej Pogacar
Pogacar / Lapresse

Il ciclismo è uno sport straordinario e oggi al traguardo la scena che ha visto protagonisti Tadej Pogacar e Giulio Pellizzari incarna alla perfezione quelli che sono i valori di uno sport e la spontaneità dei ragazzi in questione.

Pogacar ha vinto la sua quinta tappa di questo Giro d’Italia, alzando le braccia al cielo anche sul Monte Pana, a Santa Cristina Val Gardena. Ma l’atteggiamento dello sloveno oggi è stato particolare: non sembrava spingere a tutta negli ultimi chilometri, ha rallentato, è rimasto sornione dietro a Pellizzari che stava dando tutto per cercare di prendersi la soddisfazione della prima vittoria della carriera al Giro.

Il 20enne marchigiano non è riuscito a resistere al ritorno del fuoriclasse dell’UAE Team Emirates e si è dovuto accontentare del secondo posto, ma si è ampiamente consolato dopo l’arrivo. Il corridore della VF Group – Bardiani CSF – Faizanè ha chiesto gli occhiali e la maglia rosa a Pogacar, che ha fatto questo favore all’azzurro, porgendogli tutto e abbracciandolo calorosamente.

Un gesto spontaneo che ricorda gli scambi di maglia a fine partita, quando si cerca un cimelio, un omaggio e un ricordo da parte di un fuoriclasse che si è incontrato sul campo. Un gesto che racconta la grandezza di Pogacar a 360 gradi: rispetto per l’avversario che ha avuto oggi sulla strada.

 

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