Seguici su

Formula 1

F1, GP Monaco 2024. La Ferrari è la vettura da battere. Occhio alla McLaren e agli azzardi Red Bull

Pubblicato

il

Charles Leclerc
Charles Leclerc - LaPresse

La Ferrari si propone come la vettura da battere nel Gran Premio di Monaco 2024. Le qualifiche hanno detto benissimo alle Rosse, che partiranno dalla pole position con Charles Leclerc e dalla terza casella con Carlos Sainz. Un doppio asso da calare per tornare a trionfare nel Principato, evento verificatosi solo due volte nel XXI secolo (2001, 2017).

A differenza di quanto accaduto a Imola, la Scuderia di Maranello non è regredita nella giornata di sabato. Anzi, lo spagnolo ha innalzato la propria competitività, mentre il monegasco si è confermato al vertice della tabella cronometrica. Viceversa, Max Verstappen e la Red Bull sono rimasti impantanati in terza fila.

Il Cavallino Rampante percepisce lo stesso profumo colto nel sabato di Singapore lo scorso anno. La vettura tinta di rosso è quella da battere e il Drink Team è in difficoltà. C’è però da superare la concorrenza di una sempre più convincente McLaren, le cui gerarchie sono tuttavia ribaltate rispetto alle abitudini. Oscar Piastri ha fatto meglio di Lando Norris e potrebbe rappresentare la variabile impazzita della corsa.

F1, Charles Leclerc: “Grandissima pole! Domani voglio la vittoria, possiamo fare grandi cose!”

Insomma, la tavola per il banchetto è apparecchiata. Guai, però, a sottovalutare le lattine volanti. Ben sapendo di dover “correre di rimessa”, è verosimile che in Red Bull si possa tentare qualche azzardo, con tutti i rischi del caso. È un vantaggio, in un certo senso. Se dovesse pagare i dividendi, sarebbe tutto guadagnato. Viceversa, si volgerà pagina in attesa di tempi migliori. È il privilegio dei più forti.

I più forti sul lungo periodo, beninteso. Nel contesto delle strade di Montecarlo, questo ruolo spetta alla Ferrari e alla sua SF-24, capace di interrompere la sequenza-record di pole position del Cannibale olandese. Non resta che completare l’opera ed evitare l’ennesima delusione.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità