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Roland Garros 2024: Carlos Alcaraz gioca male, lascia un set a de Jong, ma va al terzo turno

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Carlos Alcaraz
Alcaraz / LaPresse

Dopo tre ore e nove minuti non esattamente convincenti, Carlos Alcaraz approda al terzo turno del Roland Garros 2024. Battuto l’olandese Jesper de Jong, proveniente dalle qualificazioni, per 6-3 6-4 2-6 6-2. Merito va al nativo di Haarlem per aver mostrato un ottimo livello, soprattutto dal secondo set fino al 2-2 del quarto, approfittando di una versione del murciano decisamente inferiore anche rispetto all’esordio. Ora per il numero 3 del mondo l’attesa è verso la giornata di domani, perché il match tra l’americano Sebastian Korda e il sudcoreano Soonwoo Kwon è stato sospeso nel primo set e poi rimandato definitivamente a causa della pioggia, da cui i giocatori sul Court Philippe Chatrier e quelli sul Court Suzanne Lenglen si sono salvati, potendo giocare sotto i rispettivi tetti.

Alcaraz comincia piano (doppio fallo e dritto in rete), e de Jong ha subito una palla break che sfrutta con una magnifica palla corta di rovescio che gli vale il 2-0. Il vantaggio non dura che pochi minuti, con il murciano che trova il controbreak immediato a zero. Sul 2-2 Alcaraz ha la chance di scappare, ma sbaglia valutazione sulla palla, aspetta il rimbalzo e mette il dritto in rete. Due suoi successivi errori di rovescio mandano de Jong sul 3-2. L’allungo è solo ritardato, con lo spagnolo che sfrutta un back sotto il nastro dell’olandese per togliergli il servizio a 15 e salire sul 4-3. Una serie di scelte sbagliate del numero 3 ATP, però, fanno sì che il suo avversario abbia tre palle per rientrare tutte assieme, annullate d’autorità (anche se sulla terza de Jong rischia un miracolo di dritto in corsa). Ci mette poco, Alcaraz, a finire l’opera con il 6-3 in 43 minuti.

Si riparte con de Jong che subito si procura una palla break in apertura, ma la palla corta di rovescio si ferma sul nastro. Sul 2-1 Alcaraz, all’olandese serve una prima profonda per annullare una chance di fuga, e lo stesso accade due punti dopo con uno scambio lungo che vede lo spagnolo tentare la veronica su pallonetto. Dopo oltre 10 minuti di game, de Jong salva il 2-2, e poi ancora annulla tre ulteriori palle break consecutive al murciano sul 2-3 e di seguito una quarta. L’iberico di voglia di tenersi l’olandese attaccato ne ha poca, si procura una chance del 5-3, ma sbaglia malamente di rovescio. Se ne va, con solidità del nativo di Haarlem, un’altra opportunità per Alcaraz, e che de Jong ci creda lo si capisce dall’urlo lanciato all’atto del 4-4, arrivato con una rasoiata di dritto lungolinea. Tant’è che, qualche minuto dopo, con una palla corta ha anche la chance di salire lui sul 5-4, solo per vedere il classe 2003 trovare un dritto strettissimo per sventare la chance. La nona palla break, però, è quella buona per il murciano, perché oltre a equivalere al set point è anche l’occasione per vederlo mostrare un dritto stretto che de Jong non riesce a difendere in campo: 6-4.

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Anche nel terzo parziale comincia meglio de Jong, che sull’1-1 sfrutta un paio di svarioni di Alcaraz per andare sul 15-40. Stavolta, alla seconda opportunità, l’olandese il break lo trova giocando bene la volée conclusiva di rovescio. Il livello dello spagnolo cala (oltre a essere ondivago), quello del suo avversario si eleva e giunge anche una palla del 4-1 per l’esuberante giocatore di Haarlem, che comincia a controllare ogni zona del campo, che rimane tale in virtù dello schema servizio-dritto del murciano. Suoi, però, due dritti larghi e questo vuol dire davvero doppio break per il classe 2000, che si spinge fino al 5-1. Basta poco per arrivare al 6-2, che giunge in 35′ per allungare il confronto.

Partenza spettacolo dell’olandese anche nel quarto set, che lo vede ancora andare avanti di un break nell’immediato in virtù dello stesso mix precedente: fiducia sua e più svarioni che lampi di Alcaraz. Il numero 3 del mondo, però, recupera per doppio regalo di de Jong (doppio fallo e dritto in rete), salvo poi regalare di nuovo il servizio a 30 con una serie di errori poco da lui (e subito dopo arriva il fisioterapista, ma per de Jong con intervento al quadricipite sinistro). Ancora un doppio fallo del giocatore di Haarlem, però, riequilibra la situazione e consente ad Alcaraz di riprendere un minimo il filo della situazione, specialmente dal 2-2 0-30 in poi. Per de Jong le energie vanno in calo, ed arriva così il break del 4-2 a favore dello spagnolo, che a quel punto ha sostanziale via libera fino al 6-2 conclusivo.

A fronte di 35 vincenti, Alcaraz commette nel corso del match la bellezza (o bruttezza) di 47 errori gratuiti, contro il 26-36 di de Jong, autore di 7 doppi falli, spesso in momenti critici del match. Di poco superiori i numeri dello spagnolo: 64%-56% punti vinti con la prima, 50%-44% con la seconda.

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