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Roland Garros

Ambesi critico con Musetti: “Per andare avanti negli Slam, serve qualcosa in più. Mentre Cobolli…”

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Lorenzo Musetti
Musetti / IPA Sport

Consueto appuntamento con TennisMania Speciale Roland Garros, trasmissione di Dario Puppo (Eurosport) e visibile sul canale YouTube di OA Sport con ospite il commentatore tecnico di Eurosport Guido Monaco ed il giornalista Massimiliano Ambesi.

L’argomento giornaliero è la maratona tra Novak Djokovic e Lorenzo Musetti:Non so se sia il miglior Djokovic mai visto, è stata una partita dalle mille facce.  Guardando agli ultimi due set allora parliamo del miglior Djokovic. Vado contro corrente: nemmeno quando era sotto ho avuto la sensazione che Nole potesse perdere, mi aspettavo che la rigirasse“.

Per Ambesi il momento cardine arriva dal 2-2 del quarto set: “Lorenzo ha delle smorfie forse di stanchezza, dall’angolo gli dicono ‘tranquillo, tra 15 minuti è finita’. Nole capisce l’Italiano, fossi stato in lui sentendo quella frase avrei dato il 1000%. Lo ha fatto e ha preso a pallate Musetti. Per me lì succede qualcosa nella sua testa, come Paltrinieri quando vinse l’ultimo Mondiale dei 1500 che gli dissero prima della gara che era quotato 35 a 1“.

Le parole dette da Simone Tartarini e Corrado Barazzutti hanno fatto molto discutere: “Non sono l’unico ad essere rimasto infastidito. Più avanti c’è stata un’altra esternazione e ho interpretato un gesto di Djokovic come ‘continua a parlare’. Non mi piace che si parla troppo al di fuori dal campo, ogni punto a dire ad ogni giocatore cosa fare. Penso che atleti tra i primi 1000 al mondo, maggiorenni e vaccinati, sappiano cosa dover fare in campo“.

Si passa dunque a discutere delle possibilità di vittoria finale di Djokovic: “Nole ha dato segnali, ma aspettiamo di pesarlo nei prossimi match. Ha confermato di essere un fuoriclasse dello sport. Ma non ho visto un grandissimo Djokovic, quello lo avrei visto se si fosse portato a casa il secondo set, magari poi vinceva il terzo 6-1. Non è stato straordinario, ma è stato straordinario il modo in cui ha chiuso una partita che si era messa male, in cui Musetti è calato. Se questa deve essere la partita che mi dice che vince il torneo, ti dico di no, poi nel caso mi inchino poiché è un fuoriclasse strepitoso. Ma Lorenzo poteva essere tranquillamente sotto due set a zero e potevamo parlare di un’altra storia, la vittoria di Djokovic resta“.

E di conseguenza, si passa ad analizzare la prestazione di Musetti, su cui Ambesi è critico: “Le partite sono fatte di episodi e nel quinto set finisce 6-0. Ma mi aspetto che una maratona del genere a un certo punto svolti verso il poco più che ventenne, non verso il quasi quarantenne: bravo Lorenzo, grandi colpi e buonissima lettura tattica, ma per arrivare agli ultimi atti degli Slam serve qualcosina di più. Se devo fare un paragone, scomodo Flavio Cobolli, che mi ha impressionato di più contro Rune“.

Chiusura per una piccola chicca statistica: “Intanto l’Italia, assieme alla Russia, è l’unica nazione a portare quattro giocatori agli ottavi di finale tra uomini e donne. Questo è un fatto senza precedenti, non l’ho visto scrivere da nessuno: per me è record. Solo che l’Italia è unica ad averne due nel tabellone maschile“.

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