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Roland Garros
I precedenti in perfetta parità tra Sinner e Alcaraz. Ma c’è sempre la questione di quel Challenger…
Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, una sfida che vedremo spesso, molto spesso nei prossimi anni. I due sono già il presente e saranno il futuro del tennis mondiale e si sfideranno per la nona volta in carriera nel circuito ATP. Con il bilancio al momento in perfetta parità.
Il primo incrocio è datato 2021, al Masters1000 di Parigi: fu solo una partita valida per i sedicesimi di finale, in cui l’iberico ebbe la meglio con il punteggio di 7-6 7-5 con l’azzurro che, dopo un bel rush per ottenere la qualificazione alle Finals, apparve un po’ stanco. Tre match invece nel 2022, con Jannik che si impose sia agli ottavi di Wimbledon in quattro set (6-1 6-4 6-7 6-3) che a Umago, in quella che rimane l’unica finale disputata tra i due (6-7 6-1 6-1), mentre l’iberico fu capace di vendicarsi agli US Open, in quella che fu considerata la partita più bella della stagione (6-3 6-7 6-7 7-5 6-3).
Si gira dunque al 2023, con i due contendenti che si ritrovarono di fronte per due volte nel Sunshine Double: bilancio di pari e patta, con Alcaraz che si impose ad Indian Wells (7-6 6-3) e Jannik che ebbe la sua rivincita a Miami (6-7 6-4 6-1). Il bilancio stagionale ha poi arriso all’azzurro, che si impose a Pechino in quella coda di stagione in cui si rivelò praticamente ingiocabile (7-6 6-1), mentre l’iberico è riuscito a tornare al successo di nuovo ad Indian Wells lo scorso marzo, risultando il primo a battere Sinner in questa stagione che si arrese anche a causa di un problema fisico (1-6 6-3 6-2). Quella di domani, curiosamente, sarà la quinta semifinale consecutiva.
Ma a sparigliare le carte c’è anche una partita giocata nel lontano 2019, nel Challenger di Alicante: Jannik Sinner quasi diciottenne, Carlos Alcaraz nemmeno sedicenne. E fu proprio lui ad imporsi con il punteggio di 6-2 3-6 6-3, portando così il vero e proprio bilancio in suo favore per 5-4. Jannik cerca dunque il punto del 5-5. Che varrebbe la prima finale della carriera al Roland Garros.