Atletica
Luca Sito incanta l’Europa: record italiano straripante, paladino dei 400! In finale con margini, il futuro è suo
Siamo letteralmente di fronte ad un prodigio naturale del giro della morte, un autentico predestinato dotato di un talento sconfinato, il ragazzo che aspettavamo da tempo per dettare un ruolo da grandi protagonisti nei sempre affascinanti 400 metri. Luca Sito aveva dato un chiaro segnale tra venerdì (frazione fondamentale per la conquista della medaglia d’argento con la 4×400) e ieri mattina (45.12 passeggiando nel finale), ma oggi ha davvero sfoderato tutto il suo vero potenziale ed è entrato in una nuova dimensione, illuminando la serata degli Europei 2024 di atletica leggera e scaldando il pubblico dello Stadio Olimpico di Roma.
Il 21enne milanese ha vinto la semifinale con l’eccezionale tempo di 44.75, migliorando di due centesimi il record italiano che Davide Re aveva stampato il 30 giugno 2019 a La Chaux-de-Fonds e siglando la miglior prestazione europea stagionale tra gli under 23. Un crono da stropicciarsi gli occhi considerando l’età del nostro portacolori e gli ampi margini di miglioramento, con questo riscontro si sarebbe arrivati quinti agli ultimi Mondiali. Fluidità di corsa, leggerezza, agilità, facilità di esecuzione sono i punti di forza di un giovane davvero strabiliante e che fa ben sperare per il futuro, magari già in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024.
Luca Sito, pur affaticato da due giri di pista corsi nelle ultime 48 ore, si è lasciato alle spalle tre avversari molto quotati come il belga Jonathan Sacoor (44.99, personale), l’ungherese Attila Molnar (45.04) e il norvegese Havard Ingvaldsen (45.37). L’allievo di Alessandro Simonelli, tesserato per il CUS Pro Patria Milano, vantava un personale di 45.35 prima di questa rassegna continentale e nel giro di un weekend si è migliorato di sei decimi. Domani sera lo rivedremo in finale: bisognerà recuperare un po’ di energie per provare a sognare in grande alla prima apparizione internazionale nell’atletica che conta.
Luca Sito ha impostato una gara splendida: è partito molto forte, ha gestito bene la parte centrale di gara (transito in 21.53 ai 200 metri), ha pennellato una splendida curva (32.60 ai 300) e poi ha aperto il turbo sul rettilineo finale, chiuso in un superbo 12.15 nonostante negli ultimi quindici metri si sia un po’ imballato.
L’azzurro ha passato il turno con il secondo tempo della sessione, il migliore è stato siglato dal britannico Charles Dobson, autore di un ottimo 44.65 nella seconda semifinale. Alle spalle del nostro portacolori i belgi Alexander Doom (44.87, vincitore della terza semifinale) e Jonathan Sacoor (44.99). In finale anche il tedesco Jean Paul Bredau (45.03), il già citato Molnar, l’olandese Liemarvin Bonevacia (45.17) e lo svizzero Lionel Spitz (45.28). Edoardo Scotti eliminato: quinto nella terza semifinale in 45.92.