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Volley, Italia: ecco chi giocherà per te in Europa!

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Nel weekend si sono conclusi i campionati italiani di volley. Gli scudetti sono volati a Macerata (maschile) e a Piacenza (femminile).

La stagione nazionale per club è terminata e si è così delineato il quadro delle squadre che rappresenteranno l’Italia in Europea nel 2014/2015.

 

MASCHILE:

 

CHAMPIONS LEAGUE:

Campione d’Italia: Lube Banca Marche Macerata

Finalista Scudetto: Sir Safety Perugia

Miglior piazzata in regular season: Copra Elior Piacenza

COPPA CEV:

Seconda miglior piazzata in regular season (sostituisce Piacenza, vincitrice della Coppa Italia): Diatec Trentino

CHALLENGE CUP:

Vincitrice playoff quinto posto: CMC Ravenna

 

 

FEMMINILE:

 

CHAMPIONS LEAGUE:

Campione d’Italia: Rebecchi Nordmeccanica Piacenza

Finalista Scudetto: Unendo Yamamay Busto Arsizio.

COPPA CEV:

Miglior piazzata in regular season: Imoco Conegliano

Seconda miglior piazzata in regular season: Foppapedretti Bergamo

CHALLENGE CUP:

Terza miglior piazzata in regular season: Igor Gorgonzola Novara

 

Questi sono i responsi del campo. Ma non è detto che la stagione 2014/2015 inizierà con queste squadre in Europa. La situazione di Piacenza, con Molinaroli pronto a lasciare e i frequenti contatti con Milano (oltre alla possibilità di fusione con Modena), lasciano diversi spiragli aperti e punti interrogativi.

E al femminile qualche squadra rinuncerà alla partecipazione di Coppa Cev e Challenge Cup come fatto lo scorso anno? (si provoca, ovviamente)

Senza dimenticarci che potrebbero arrivare alcune wild card dalla Federazione Europea.

1 Commento

1 Commento

  1. Al

    7 Maggio 2014 at 14:10

    L’idea di riportare la grande pallavolo a Milano sarebbe veramente bella, forse con questo articolo capisco meglio le parole di Lucio Fusaro, che per il futuro del Power Volley ipotizza la Champions League. Sembra una battuta, ma forse… Di sicuro ho visto coi miei occhi che Fusaro, in quello che fa, mette anche i soldi. A meno che i contatti non siano invece con il Vero Monza, che a guardare la classifica sembra più logico (è più forte), ma non so chi può avere dietro per trovare i fondi necessari. Persino il presidente dell’allora Asystel Milano, Antonio Caserta, che con con la sua azienda fatturava cifre molto importanti, si lamentava che i numeri della pallavolo sono troppo piccoli per una grande città. Milano è un grande palcoscenico e, come tutti i grandi teatri, ha costi più alti del teatro rionale. E’ una città in cui girano molti soldi ma pochi ideali, perciò chi cerca di fare qualcosa di alternativo, come promuovere sport diversi dal calcio, rimane spesso da solo. Il progetto della Polisportiva Milan di Berlusconi fece arrivare molti soldi a tutti per pochi anni, poi ritornò al solo calcio, e come spesso accade in questi casi, lasciò terra bruciata.

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