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Sci alpino, gli sciatori ritirati al termine della stagione 2024: spicca l’addio di Giuliano Razzoli

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Giuliano Razzoli
Razzoli / La Presse

Qualsiasi primavera, nello sci alpino, porta con sé una serie di annunci di ritiro dall’attività agonistica. Essi sono generalmente più numerosi al termine di stagioni olimpiche o post-olimpiche, cionondimeno anche a metà del guado di quadriennio a Cinque cerchi, c’è chi decide di dire “basta” e di appendere gli sci al chiodo.

Siamo alle porte dell’estate, che nella disciplina è il momento in cui si costruisce la forma atletica in vista dell’inverno successivo. Dunque, il 2024-25 è già cominciato. Pertanto, si coglie al volo l’opportunità di effettuare un riepilogo di chi ha scelto di salutare la compagnia nel settore maschile.

Ovviamente, in chiave italiana, spicca il passo d’addio di Giuliano Razzoli, che a 39 anni si è arreso all’inevitabile passare del tempo. L’emiliano, avrà anche ottenuto “solo” due vittorie in Coppa del Mondo, ma a oggi resta l’ultimo sciatore azzurro dotato di cromosoma Y capace di fregiarsi dell’oro olimpico (quello dello slalom a Vancouver 2010). In ottica tricolore, è doveroso segnalare anche il ritiro di Alex Hofer (30 anni).

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Per il resto, va rimarcata la fine della carriera di due tedeschi, falciati dagli infortuni e dalle magagne fisiche. Parliamo di Thomas Dressen (classe 1993) e Josef Ferstl (1988), forti rispettivamente di 5 e 2 vittorie nel massimo circuito. Le medesime ragioni hanno spinto anche il ventottenne sloveno Stefan Hadalin, argento iridato in supercombinata nel 2019, ad alzare bandiera bianca. Fra i nomi di rilievo che non troveremo più, anche quello del trentatreenne austriaco Roland Leitinger.

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