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MotoGP, scenario diverso per Bagnaia al Sachsenring: pista poco gradita e concorrenza più vicina. Vinales mina vagante

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Maverick Vinales
Maverick Vinales / IPA Sport

Sono state le cadute il tema forte del venerdì del Gran Premio di Germania di MotoGP. La giornata inaugurale del Sachsenring è stata caratterizzata da una serie di scivolate, capitomboli e ruzzoloni che non ha risparmiato neppure i mostri sacri. Chi detiene le chiavi dell’autodromo, ovverosia Marc Marquez, si è dovuto rialzare più volte dopo che le sue regali terga avevano perso contatto con la sella della Ducati.

Il trentunenne spagnolo ha confermato di avere un rapporto privilegiato con il minuto autodromo tedesco, impressionando soprattutto in termini di passo-gara con mescola media. Cionondimeno, i dolori al costato accusati dopo la caduta all’inizio delle pre-qualifiche hanno obbligato El Trueno de Cervera a disertare gran parte della sessione, generando una doppia complicazione.

Innanzitutto dovrà (per l’ennesima volta) fare i conti con il proprio fisico. Stavolta non tanto a causa di acciacchi cronici, bensì per un evento traumatico. In seconda istanza, sarà obbligato ad attraversare le forche caudine del Q1. In linea teorica, non dovrebbe avere alcun problema a superarle indenne, ma è implicito come – anche nella migliore delle ipotesi – avrà a disposizione una gomma da tempo in meno rispetto ai rivali.

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Tante cadute sono il sintomo di una scarsa aderenza. Un fattore che, come di consueto, favorisce l’Aprilia. Non a caso Maverick Viñales ha polverizzato il cronometro, rifilando oltre tre decimi a Jorge Martin. A dimostrazione della competitività della Casa di Noale, c’è anche la terza performance di Miguel Oliveira. Francesco Bagnaia e tutti i ducatisti potrebbero, quindi, avere degli avversari concreti, senza trasformare il GP nel consueto monomarca.

Questo il responso preliminare, tutto da verificare tra domani e dopodomani, peraltro in condizioni potenzialmente differenti. Sabato non si esclude la possibilità di vedere una Sprint bagnata, mentre domenica non dovrebbe esserci questo rischio, seppur in un contesto di clima più fresco. Diciamo che, a prescindere dall’habitat in cui dovranno muoversi i centauri, se l’aderenza offerta dall’asfalto è quella vista oggi, bisognerà comunque gestire una situazione molto delicata.

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