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Pogacar attacca, Vingegaard scuote la testa. Poi il gesto all’arrivo: cos’è successo al Tour de France

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Pogacar Vingegaard / LaPresse

Sempre più padrone del Tour de France, Tadej Pogacar. Quinta vittoria della sua Grande Boucle per lo sloveno, che oggi si è accontentato di vincere allo sprint ristretto contro Jonas Vingegaard e dimostrandosi ancora una volta come il più forte. Però al capitano della Visma | Lease a Bike sembra essere rimasto qualcosa di storto.

Il danese è stato colui che ha attaccato in maniera più convinta durante l’ultima salita, il Col de la Couillole, poiché aveva intenzione di staccare Remco Evenepoel per mettere più margine tra sé ed il belga in vista della cronometro di domani. Pogacar gli si è incollato alla ruota, ma senza mai dargli un cambio, forse per non influenzare la lotta per la seconda piazza e non essere poi ‘accusato’ dal leader della Soudal-Quick Step di aver aiutato Vingegaard.

Questa situazione è andata avanti fino al traguardo, con il danese a tirare per quasi tutto il tempo e Pogacar, che negli ultimi 150 metri, ha deciso di scattargli in faccia e di andare a vincere. Al termine della frazione il vincitore degli ultimi due Tour non sembrava tanto contento di come fosse andata la situazione, scuotendo la testa.

Poi, ai microfoni dei giornalisti, Vingegaard ha stemperato i toni, dicendo che forse, in quella situazione, si sarebbe comportato alla stessa maniera. Quanto credergli? Il giusto. Ma si tratta pur sempre di una rivalità tra i due corridori più forti nelle corse a tappe di quest’epoca.

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