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Elisa Iorio a mezzo servizio per la finale a squadre: entità infortunio alle Olimpiadi e che attrezzi salta

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Elisa Iorio
Iorio / IPA Agency

Elisa Iorio ha rimediato un trauma distorsivo alla caviglia sinistra. Questa è l’entità dell’infortunio accusato ieri durante le qualificazioni delle Olimpiadi di Parigi 2024: la caduta alla trave ha purtroppo provocato un problema fisico alla ginnastica emiliana, che avrà delle ripercussioni sulla finale a squadre di domani, dove l’Italia si presenterà con il secondo accredito e con tutte le carte in regola per andare a caccia di una medaglia.

L’azzurra non potrà infatti gareggiare alla trave e al volteggio, come ha evidenziato il DT Enrico Casella attraverso i canali federali: “Ora dobbiamo valutare le condizioni di Elisa Iorio. Ha accusato un trauma distorsivo. Di sicuro non potremo contare su di lei a trave e volteggio e in quest’ultimo, in particolare, perdiamo un doppio avvitamento. Speriamo, invece, di vederla alle parallele”. Si tratta di una mancanza importante, perché verrà a mancare un dty alla tavola.

Bisogna ricorrere all’avvitamento e mezzo di Angela Andreoli, che parte da quattro decimi in meno di difficoltà: vero che ieri Elisa ha sbagliato, ma un salto al massimo del suo potenziale sarebbe stato fondamentale per alimentare le ambizioni del Bel Paese. L’assenza alla trave è meno problematica visto che si schiereranno due finaliste di specialità come Manila Esposito e Alice D’Amato, mentre la terza sarà Andreoli su un attrezzo a lei sempre gradito.

Nulla cambia al corpo libero, visto che il terzetto designato è Esposito-D’Amato-Andreoli. L’auspicio è che Elisa Iorio possa essere in pedana almeno per la prova alle parallele asimmetriche, il suo attrezzo di punta: può garantire un 14.3-14.4 senza problemi, rinunciarci sarebbe critico poiché si perderebbero decimi importanti visto che Giorgia Villa non può raggiungere quei livelli.

Casella ha proseguito: “Se possiamo migliorare? Certo, ma anche peggiorare. Sulla carta Alice può far meglio di così al volteggio, Manila alla trave e Giorgia alle parallele. L’importante però sarà rifare gli altri esercizi bene come oggi, dove su sedici salite non abbiamo avuto nemmeno una caduta”.

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