Olimpiadi
Scherma, tripudio francese con la doppietta alle Olimpiadi nella sciabola femminile. Medaglia d’oro Apithy-Brunet
E la terza sera fu quella giusta. Il tripudio transalpino al Grand Palais arriva nella sciabola femminile, dove la finale delle Olimpiadi 2024 è stata tutta una questione francese. Medaglia d’oro Manon Apithy-Brunet, che batte nell’ultimo atto la n.1 del mondo Sara Balzer. Emozionante anche il bronzo di Olga Kharlan, prima medaglia per l’Ucraina in questa manifestazione a Cinque Cerchi che va anche oltre il mero significato sportivo.
Meraviglioso l’abbraccio alla conclusione dell’assalto tra le due transalpine, un incontro deciso nelle prime battute. Dall’uno a uno tre stoccate in fila di Apithy-Brunet scavano un solco di tre lunghezze che la dominatrice della stagione non riuscirà più a colmare. Balzer però non ci sta a non vendere cara la pelle, e quando in uscita dal minuto di pausa la sua connazionale trova la botta del 9-4 arriva la reazione. Uno scatto d’orgoglio che la riporta sul meno due (10-8), ma senza mai riuscire a trovare l’aggancio.
La tensione si alza e ora la finale è una stoccata per parte, fino all’allungo sul 14-11 di Apithy-Brunet. Balzer piazza un’altra stoccata, ma dopo un paio di revisioni video con conseguente nulla di fatto si accende solo la luce di Apithy-Brunet che si toglie la maschera e fa partire l’esultanza di tutto il Grand Palais. Nelle semifinali vittoria netta della n.1 del mondo contro Kharlan, che non è mai riuscita ad entrare nell’assalto. Ha faticato molto di più Manon, che per piegare la resistenza della coreana Choi Sebin ha dovuto dar fondo a tutte le energie.
Un assalto per il bronzo che è combattutissimo, e risolto alla stoccata decisiva, tendenza comunque tutt’altro che isolata in questa Olimpiade (e l’Italia purtroppo ne sa qualcosa). Si affrontano dunque la fuoriclasse Kharlan e la sorpresa di giornata, la coreana Choi Sebin. L’asiatica parte fortissimo, e sul dieci a quattro in suo favore sembra indirizzato verso il clamoroso colpo di scena. L’ucraina però è una campionessa con la C maiuscola, e con sette stoccate consecutive trova il sorpasso sul 12-11. Poi è un botta e risposta fino al quattordici pari, quando la stoccata decisiva la mette Kharlan, che scoppia in lacrime e poi indica i colori della propria bandiera riposti sulla sua maschera.
Per l’Italia si sapeva che il torneo di sciabola femminile sarebbe stato il più complesso, ma francamente tre eliminazioni al primo turno sono un duro colpo da accettare. Con il senno di poi, Martina Criscio ha pescato malissimo; l’azzurra infatti è uscita contro Luca Virag Szucs, magiara rivelazione della giornata che ha impegnato e non poco ai quarti Balzer. Per Michela Battiston partenza horror contro Liza Pusztai, con la rimonta che non si è mai completata, invece ha venduto cara la pelle Chiara Mormile che però si è dovuta arrendere a Cecilia Berder. Rimane la gara a squadre, dove comunque le azzurre per salire sul podio avranno bisogno di una vera impresa.