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Pagelle Italia Olimpiadi 2024: Quadarella e Parlati le delusioni del giorno, da lodare Errani/Vavassori

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Sara Errani
Errani / Lapresse

PAGELLE ITALIA OGGI OLIMPIADI PARIGI 2024

Mercoledì 31 luglio

Jessica Rossi (tiro a volo), 5: dopo l’oro di Londra 2012, in cui fu praticamente inavvicinabile, non è più riuscita a realizzare un acuto nelle successive tre partecipazioni ai Giochi. La giornata odierna ha sancito il definitivo cambio nelle gerarchie italiane del trap. Ha però solo 32 anni, per una tiratrice non sono molti: ha davanti a sé almeno altre due partecipazioni olimpiche.

Silvana Stanco (tiro a volo), 9: in questo sport la missione più difficile è superare la tonnara delle qualificazioni. Riesce ad approdare all’atto conclusivo e, a quel punto, agguanta una preziosa medaglia d’argento nonostante il 20% di errori complessivi. Un giusto premio per una ragazza che ne ha dovuta fare di gavetta per arrivare sin qui. Nel 2016 subì una ingiustizia mai dimenticata: fu lei a conquistare la carta olimpica per l’Italia, ma i tecnici la lasciarono a casa, preferendo portare a Rio l’allora campionessa in carica Jessica Rossi. A Tokyo 2020 giunse quinta, oggi ha compiuto l’ultimo salto di qualità per salire su quel podio tanto agognato.

Kim Polling (judo), 6: esce agli ottavi senza rimpianti contro la futura campionessa olimpica Matic. Per l’Italia sarà un tassello fondamentale in vista della prova a squadre.

Christian Parlati (judo), 2: sin qui uno dei peggiori in assoluto per l’Italia a Parigi 2024. Era una mina vagante nella categoria -90 kg, potenzialmente in grado di giocarsi una medaglia. Invece è uscito subito al primo turno contro il non irresistibile americano Jayne, palesando un approccio dimesso.

Davide Comini-Giovanni Codato (canottaggio), 5: restano lontanissimi da una ipotetica qualificazione per la finale del 2 senza. Sono ancora relativamente giovani, il dt Franco Cattaneo crede molto in loro in vista di Los Angeles 2028, ma è oggettivo come ad oggi siano lontani anni luce dal coloro che si giocano le medaglie.

Lorenzo Musetti (tennis), 7,5: dopo il tour de force ad Umago, non era affatto scontato che approdasse ai quarti di finale dei Giochi, peraltro primo italiano a riuscirci in campo maschile da Renzo Furlan nel 1996. Adesso dovrà superarsi contro Zverev.

Sara Errani/Andrea Vavassori (tennis), 6: non ci sentiamo di bocciarli. Hanno dato l’anima, e anche di più. Per atteggiamento e forza di volontà, andrebbero presi ad esempio da tanti giovani. Certo quel match-point non sfruttato, e che avrebbe garantito la semifinale del doppio misto, resterà sempre un ricordo doloroso nelle loro carriere.

4 di coppia (canottaggio), 8: Luca Rambaldi, Andrea Panizza, Luca Chiumento e Giacomo Gentili hanno scacciato via i fantasmi di Tokyo 2020, portando a casa un argento che li ripaga di ben 8 anni di sacrifici. Toccante la dedica allo sfortunato e compianto Filippo Mondelli, che di questa barca era stato un pilastro. Resta un pizzico di rammarico per non aver impensierito maggiormente l’Olanda.

Nazionale sciabola maschile (scherma), 5: serviva un’impresa contro l’Ungheria ai quarti di finale, ma non è arrivata. Nessuna sorpresa in positivo.

Marta Bertoncelli (canoa slalom), 5: chiude all’ultimo posto la semifinale del C1. Una ragazza che qualche anno fa sembrava poter ambire a grandi traguardi, ma sin qui la maturazione procede più lenta del previsto.

Yumin Abbadini (ginnastica artistica), 6: una gara discreta, regolare, senza particolari acuti. Puntava alla top10 nel concorso all-around, alla fine chiude 11°.

Nazionale pallanuoto femminile, 3: questa Olimpiade sta diventando un vero calvario. La sconfitta contro la Francia è rimasta nella testa di un Setterosa che sempre più dà la sensazione di essere ormai una squadra di seconda fascia. Il severo 3-10 con gli USA è una lezione che testimonia le difficoltà attuali di un gruppo arrivato al capolinea e che avrà bisogno di un miracolo con la Grecia per qualificarsi ai quarti.

Alberto Razzetti (nuoto), 6: non sfigura nella finale dei 200 farfalla, ma trova semplicemente avversari di almeno un gradino sopra. Si conferma un ottimo nuotatore in un contesto europeo, ma manca qualcosa quando i confini si allargano.

Simona Quadarella (nuoto), 5: una delusione cocente, perché la sua medaglia nei 1500 sl veniva data quasi per scontata. Ha trovato una concorrenza forse inaspettata, tanto che per arrivare all’argento sarebbe servito migliorare il proprio record italiano. Insomma, sarebbe servita la miglior Quadarella di sempre. Negli 800 sl cercherà il riscatto come già accaduto a Tokyo 2020, ma troverà ulteriori protagoniste con cui fare i conti.

Thomas Ceccon (nuoto), 5,5: chi si aspettava la doppietta d’oro 100-200 in stile Domenico Fioravanti a Sydney 2000 è rimasto deluso. Il veneto ha iniziato a costruire la distanza doppia solo a primavera inoltrata, quando si era reso conto di non avere il posto nei 100 sl, che erano il suo vero obiettivo. Nello sport moderno non si improvvisa nulla. Peccato per i 7 centesimi che lo hanno privato della finale, ma questa gara potrebbe diventare la sua in futuro. Ammesso che non decida di puntarvi anche un certo Leon Marchand…

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