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Scherma, la Corea del Sud si conferma sul trono delle Olimpiadi nella prova a squadre di sciabola maschile. Battuta l’Ungheria

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Oh Sanguk
Oh Sanguk - LaPresse

La Corea del Sud si conferma sul trono olimpico nella prova a squadre di sciabola maschile. Il quartetto asiatico vince in finale contro l’Ungheria e bissa l’oro ottenuto tre anni fa. Spettacolo totale anche oggi al Grand Palais, con il pubblico che dà il suo meglio nella finale per il bronzo, con la Francia che per il quinto giorno su cinque di competizioni riesce a salire sul podio. Doppietta personale per Oh Sanguk, mentre la maledizione delle prove a squadre si abbatte ancora su Aron Szilagyi che non riesce ad aggiungere alla collezione l’unico alloro mancante.

I primi due assalti sono estremamente equilibrati, con diverse proteste e viaggi alla moviola. Il primo strappo è coreano, con Bongil Gu che porta avanti gli asiatici sul 15-11. Uno scatenato Krisztian Rabb, riserva magiara entrata in semifinale nel momento più difficile e non uscito più dalla pedana, rosicchia una stoccata; poi completa il rientro Andras Szatmari, che batte 7-5 nel mini parziale il campione olimpico individuale Oh Sanguk.

Rimonta ungherese che però si ferma sul più bello, con un 5-0 di Do Gyeongdong che indirizza l’oro ancora in Asia. Prova la rimonta Aron Szilagyi, ma tiene i nervi saldi Oh e chiude l’assalto con un totale 45-41. Ultimo assalto impressionante del magiaro, che vince il parziale 9-5, ma per il tre volte campione olimpico individuale da Londra 2012 a Tokyo 2020, il metallo più pregiato della prova a squadre rimane un tabù. 

La finale per il bronzo vedeva sfidarsi i padroni di casa della Francia contro la sorpresa Iran. Il quartetto asiatico è stato la sorpresa di giornata, partendo dai quarti di finale, dove ha buttato fuori gli Stati Uniti alla stoccata decisiva, e passando per una semifinale in cui si è arreso solo 45-43 all’Ungheria. Il primo dei nove assalti è estremamente equilibrato, ma nel secondo Sebastien Patrice rifila un parziale di 5-0 all’iraniano che lancia all’allungo i transalpini.

Francesi che fanno poi valere la maggior qualità di squadra, e ripresa dopo ripresa aumentano il margine. Ad una tornata di assalti dal termine i transalpini hanno 9 botte di vantaggio da gestire, con il CT che inserisce anche la riserva Jean-Philippe Patrice per consegnarli anche a lui la medaglia. Il neo entrato risponde con un perentorio 5-2, nella bolgia del Grand Palais. Poi è solo una passerella verso il bronzo, che per i padroni di casa arriva con il punteggio di 45-25.

L’Italia purtroppo è uscita subito all’esordio contro l’Ungheria. Un assalto per tre quarti estremamente equilibrato, ma nell’ultimo giro di incontri i magiari hanno fatto la differenza. Luigi Samele, Luca Curatoli, Michele Gallo e Pietro Torre sono stati poi dirottati nel tabellone dei piazzati. Il quartetto azzurro ha tirato molto bene, sconfiggendo prima gli Stati Uniti (45-40), e poi l’Egitto (45-38) per concludere la prova a squadre olimpica al 5° posto. Non ci sono medaglie purtroppo per gli sciabolatori sulle pedane transalpine, ora riparte un nuovo quadriennio per crescere e presentarsi a Los Angeles con le dovute ambizioni.

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