Seguici su

Olimpiadi

Promossi e bocciati Olimpiadi 3 agosto: Fabbri delusione, Musetti insegna il senso di appartenenza

Pubblicato

il

Leonardo Fabbri
Fabbri / Lapresse

PROMOSSI E BOCCIATI ITALIA OLIMPIADI PARIGI 2024

Sabato 3 agosto

PROMOSSI

Nazionale Italia judo: ci sono andati davvero vicini. Dopo aver sconfitto la Georgia agli ottavi e l’Uzbekistan ai quarti, la medaglia sembrava davvero ad un passo. Gli azzurri avevano persino dato fastidio ai padroni di casa della Francia, con un commovente Gennaro Pirelli capace di portare al golden score la leggenda Teddy Riner. Con il Brasile è arrivata la doccia gelata al match di spareggio. Nel complesso il judo italiano chiude le Olimpiadi con un oro, ma anche quattro finali per il bronzo perse. Il potenziale avrebbe consentito un bottino migliore.

Tammaro Cassandro (tiro a volo): dopo aver disputato una ottima qualificazione, ha accarezzato a lungo l’idea di potersi giocare l’oro nell’atto conclusivo dello skeet. Poi, proprio quando la posta in palio è salita, ha accusato il peso della tensione, commettendo quegli errori che lo hanno relegato in quarta posizione.

Marta Maggetti (vela): nel 2022 era già stata campionessa del mondo, dunque non si può parlare di outsider. Il vero capolavoro lo ha fatto in finale: grazie ad un coraggioso cambio di rotta, si è portata su tutt’altro lato rispetto alle avversarie, salendo dalla terza alla prima posizione. Una intuizione che benedirà per tutta la vita e che le ha portato in dote un oro.

Lorenzo Musetti (tennis): ha dimostrato un attaccamento alla maglia che andrebbe preso ad esempio, perché valori come senso di appartenenza e l’orgoglio di portare più in alto possibile il tuo Paese non possono venire accantonati, nemmeno nel mondo attuale dove tutto viaggia alla velocità di un click. Ricordiamoci che solo sabato scorso era ad Umago a giocare la finale di un ATP 250. Poi il volo a Parigi e, immune alla fatica fisica, una serie di vittorie importanti come quelle su Tylor Fritz e, soprattutto, Alexander Zverev. La sconfitta in semifinale contro Djokovic non lo ha demotivato ed oggi, contro il redivivo Felix Auger-Aliassime, è andato a prendersi la ciliegina di una stagione che lo sta velocemente consacrando tra i big del tennis. Se i progressi ammirati tra erba e terra rossa verranno replicati anche sul cemento, allora l’ingresso in top10 sarà solo questione di tempo. Si è preso la scena da assoluto attore protagonista per l’Italia alle Olimpiadi, regalando alla sua nazione un bronzo atteso da 100 anni. Epico!

BOCCIATI

Diana Bacosi e Martina Bartolomei (tiro a volo): hanno compromesso la gara di skeet sin dalla prima serie di tiro. Per la campionessa olimpica di Rio 2016 addirittura 7 errori complessivi nella prima giornata, 6 per la più giovane compagna di squadra. Sogni di gloria ormai svaniti.

Alberto Bettiol (ciclismo): non si è mai visto nelle posizioni che contano. L’Italia si è fatta notare solo con la fuga da lontano di Elia Viviani, ma le chance di medaglia erano oggettivamente nulle.

Nicolò Renna (vela): si presentava a questi Giochi da campione d’Europa e del mondo del windsurf. Ha disputato un round robin travagliato, ai quarti si è visto superare all’ultima virata dal rivale britannico, chiudendo fuori dalla zona medaglie. Un peccato, ma resta un patrimonio dello sport italiano.

4×100 mista maschile (nuoto): dopo il bronzo olimpico di Tokyo e l’oro dei Mondiali 2022, gli azzurri rimangono addirittura fuori dalla finale. L’anello debole doveva essere la frazione a farfalla, dove in realtà Giacomo Carini si è ben disimpegnato. A deludere più di tutti sono stati proprio i campioni olimpici Thomas Ceccon e Nicolò Martinenghi, arrivati evidentemente svuotati in questa tornata conclusiva di gare.

Squadra femminile sciabola (scherma): nel torneo individuale le azzurre non avevano superato nemmeno un turno, oggi si sono arrese ai quarti all’Ucraina. Purtroppo non è un risultato sorprendente. Se non si interverrà in maniera decisa sulla sciabola femminile, l’Italia rischierà seriamente di non qualificarsi ai Giochi di Los Angeles 2028.

Leonardo Fabbri (atletica): forse la più grande delusione per l’Italia, sinora, in queste Olimpiadi di Parigi 2024. Si era presentato con ambizioni elevatissime nel getto del peso, sapeva di potersi giocare anche la medaglia d’oro. Il toscano in stagione aveva lanciato ben undici volte sopra i 22 metri, oggi si è fermato a 21,70: per l’argento sarebbe bastato un 22,15. Ha disputato la gara peggiore della stagione proprio nel momento più importante. E anche l’oro dell’americano Ryan Cruser (22,90) era nelle corde dell’italiano, quest’anno spintosi al record nazionale di 22,95.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità