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Atletica, l’Italia si lecca le ferite: Simonelli sbaglia, Diaz non in forma, Sibilio out, Tortu fatica. Hall da brividi, Alekna battuto

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Quincy Hall
Hall / Lapresse

Serata memorabile di atletica leggera allo Stade France, che ospita la Regina degli Sport alle Olimpiadi di Parigi 2024. Gara mostruosa sui 400 metri vinta da Quincy Hall con l’esagerato tempo di 43.40. Sorpresa nel lancio del disco, dove il favoritissimo Mykolas Alekna non è riuscito a vincere, mentre i 3000 siepi maschile e il salto con l’asta femminile non offrono scossoni per merito di Soufiane El Bakkali e Nina Kennedy.

Serata difficile per l’Italia: Fausto Desalu si ferma a sei centesimi dalla finale dei 200 metri, Filippo Tortu ha corso su tempi alti, Andy Diaz è parso una brutta copia di se stesso e si è qualificato alla finale di salto triplo solo per il rotto della cuffia, Lorenzo Simonelli ha sbagliato su una barriera ed è rimasto fuori dalla finale dei 110 ostacoli, Alessandro Sibilio non è chiaramente in condizione sui 400 ostacoli e resta ampiamente lontano dall’atto conclusivo. L’unica nota lieta è il sesto posto di Elisa Molinarolo nel salto con l’asta.

RISULTATI ATLETICA OLIMPIADI OGGI

FINALI

400 METRI (MASCHILE) – Passerà alla storia come una delle gare tecnicamente più valide di questa edizione dei Giochi. Lo statunitense Quincy Hall ha trionfato con il vertiginoso tempo di 43.40, diventando il quarto uomo più veloce della storia sul giro della morte e conquistando il primo grande titolo internazionale della carriera dopo il bronzo mondiale dello scorso anno. L’americano è rinvenuto sul britannico Matthew Hudson-Smith, a cui non è bastato il nuovo record europeo (43.44, quinto uomo di sempre) per andare oltre l’argento. Il bronzo è finito al collo dello zambiano Muzala Samukonga (43.74, record nazionale), regolando per quattro centesimi il trinidegno Jereem Richards (43.78).

Atletica, Quincy Hall vince i 400 alle Olimpiadi: duello con Hudson-Smith su tempi folli, quarto e quinto della storia

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE) – Finale aperta a ben venti atlete, Elisa Molinarolo è eccellente sesta con un percorso netto fino a 4.70 metri (suo personale) prima di incappare in tre errori a 4.80: dopo essere rientrata tra le migliori otto ai Mondiali (prima italiana a riuscirci in questa specialità), la veneta si replica anche ai Giochi con grande personalità. Roberta Bruni sbaglia le tre prove a 4.60 e chiude al 14mo posto con 4.40. L’australiana Nina Kennedy si è portata al comando della gara superando 4.85 al primo assalto, mentre la statunitense Katie Moon ci è riuscita soltanto al secondo assalto. L’oceanica ha poi operato lo scacco matto a quota 4.90, trionfando da Campionessa del Mondo davanti a Katie Moon e alla canadese Alysha Newman (4.85 alla seconda e un errore a 4.60).

Atletica, Elisa Molinarolo sesta col personale nella finale olimpica dell’asta. Vince Kennedy con 4.90

LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – La grande sorpresa della serata (e non solo). Il lituano Mykolas Alekna era entrato in pedana come Campione Olimpico in pectore ed esce soltanto con una medaglia d’argento al collo. Il primatista mondiale si è fermato a 69.97 metri e non è riuscito a emulare le gesta a cinque cerchi del padre, venendo beffato per tre centimetri dal sorprendente giamaicano Roje Stona (70.00, record olimpico). Bronzo al collo dell’australiano Matthew Denny (69.31), restano giù dal podio gli altri big annunciati, ovvero lo sloveno Kristjan Ceh (quarto, 68.41) e lo svedese Daniel Stahl (settimo, 66.95).

3000 SIEPI (MASCHILE) – Soufiane El Bakkali si era presentato da Campione Olimpico di Tokyo 2020 ed esce ancora una volta con la medaglia d’oro al collo. Il marocchino ha piazzato la sua micidiale progressione finale e ha trionfato con lo stagionale di 8:06.05, precedendo lo statunitense Kenneth Rooks (8:06.41) e il keniano Abraham Kibiwot (8:06.47).

SEMIFINALI

110 OSTACOLI – Enorme delusione per l’Italia, che voleva sognare in grande con Lorenzo Simonelli. Il Campione d’Europa era in testa alla seconda semifinale e stava lottando alla pari con il giamaicano Rasheed Broadbell (poi primo in 13.21) e lo statunitense Freddie Crittenden (poi secondo in 13.23), quando ha invece preso malamente la nona barriera, è stato rallentato e ha chiuso al quinto posto in 13.38 venendo eliminato. Lo statunitense Grant Holloway ha inscenato lo show degno del grande favorito della vigilia, imponendosi nella prima semifinale con il tempo di 12.98 davanti allo spagnolo Enrique Llopis. Dalla terza serie avanzano il giamaicano Orlando Bennett (13.09) e lo statunitense Daniel Roberts (13.10).

Lorenzo Simonelli fuori dalla finale alle Olimpiadi! Errore pesante su un ostacolo, addio sogni di medaglia

400 OSTACOLI (MASCHILE) – Alessandro Sibilio non era chiaramente in forma e ha pagato a caro prezzo l’acciacco fisico di qualche settimana fa, emerso dopo aver conquistato la medaglia d’argento agli Europei con tanto di record italiano. Il campano è sesto nella seconda semifinale in 48.79, assistendo da lontano alle prestazioni di Kyron McMaster dalle Isole Vergini Britanniche (48.15), dell’estone Rasmus Maegi (48.16) e del qatarino Abderahman Samba (48.20). Passano i tre tenori della specialità: il norvegese Karsten Warholm (47.76), il brasiliano Alison Dos Santos (47.95, dietro a Warholm e alla rivelazione francese Clement Ducos in 47.85), lo statunitense Rai Benjamin (47.85).

200 METRI (MASCHILE) – Fausto Desalu è il primo degli esclusi, mancando la finale per appena sei centesimi (20.37, quarto posto nella sua semifinale). Filippo Tortu si è esibito in un alto 20.54. Lo statunitense Noah Lyles ha controllato da Campione Olimpico e cercherà il secondo titolo olimpico dopo quello conquistato sui 100 metri.

Fausto Desalu accarezza la finale dei 200 alle Olimpiadi, Filippo Tortu esce con un tempo alto. E la 4×100…

QUALIFICAZIONI

SALTO TRIPLO (MASCHILE) – Andy Diaz ha fatto il proprio debutto con la maglia azzurra, ma il talento di origini cubane non sembra essere in ottime condizioni dopo il problema fisico accusato in primavera: litiga con la rincorsa che risulta imballata, stenta a trovare il giusto asse di battuta e si ferma a un poco brillante 16.79 metri al secondo assalto, ma basta di misura per rientrare tra i migliori dodici che disputeranno la finale. Eliminati gli altri italiani Andrea Dallavalle (16.65) ed Emmanuel Ihemeje (16.50). Superano la norma di qualificazione fissata a 17.10 metri i tre grandi favoriti della vigilia: il portoghese Pedro Pichardo (17.44), lo spagnolo Jordan Diaz (17.24) e il burkinabé Huguez Zango (17.16).

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