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Atletica, Stefano Sottile: “Dopo cinque anni torno a migliorarmi, è stata un’agonia. Quarto posto dà fastidio”

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Stefano Sottile
Stefano Sottile - Lapresse

Stefano Sottile ha fatto sognare tutti nella finale del salto in alto maschile alle Olimpiadi di Parigi 2024. Nella gara in cui si attendeva Gianmarco Tamberi che non è riuscito ad essere protagonista per i tanti problemi di salute, ecco che il piemontese ha piazzato la zampata del primato personale a 2.34, giungendo quarto appena alle spalle di Mutaz Essa Barshim.

Ecco le sue parole a Rai Sport per commentare la gara della vita: “Ci ho sperato fino alla fine, dà un po’ fastidio arrivare quarto con gli stessi errori del terzo, sono arrivato veramente vicino. Per tanto tempo è stata un’agonia, tanti problemi e tanti infortuni che mi hanno frenato. Devo ringraziare il mio staff, il mio fisioterapista che mi ha permesso di essere ancora intero e di gareggiare oggi“.

La consapevolezza di aver fatto comunque qualcosa di speciale: “Sono riuscito a lavorare con un po’ di continuità nell’ultimo periodo e questo è stato fondamentale: finalmente dopo cinque anni torno a migliorarmi. Devo ringraziare davvero tantissime persone, a partire dalla mia famiglia“.

Sull’atmosfera dello Stade de France: “In gara l’atmosfera era mostruosa, 80 mila persone e una figata pazzesca. Un’emozione unica, io ero molto concentrato sulla mia gara e andando bene la mia gara è stato tutto ancora più bello. Adesso in stagione ci sono altre tre o quattro gare, vediamo come riesco a recuperare e come starò, ma sono veramente felicissimo per quello che ho fatto stasera“.

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