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Chi vince gli US Open? Monaco: “Zverev e Alcaraz hanno speso tanto, Djokovic ha un buon tabellone. Sinner non al 100%”

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Altro appuntamento con TennisMania, il magazine di OA Sport Tv con cui in queste due settimane verrà sviscerato l’intero torneo dell’US Open. A fare compagnia a Dario Puppo c’è Guido Monaco di Eurosport.

Si comincia con una breve analisi del successo di Jannik Sinner su Mackenzie McDonald, arrivato dopo un primo set da incubo: “McDonald, al di là della sua classifica, è un giocatore capace dell’exploit. Se ricordate il match con Nadal degli Australian Open, l’americano lo prese a pallate per due set. E poi Jannik ci ha sempre perso un set, a tratti ha un tennis molto esplosivo, un po’ un Nishikori mancato. Quel giocare vicino, la fisicità, me lo ricorda. E poi la palla viaggia. Quando hanno detto a Sinner di alzare un po’ le traiettorie la partita è cambiata, anche perché McDonald al momento non può mantenere questo ritmo per più di un’ora. Sinner ha iniziato in modo bloccato, teso, poi si è sciolto, non c’è stata più partita“.

Monaco dice poi la sua su Nick Kyrgios, che negli ultimi giorni ha attaccato senza soluzione di continuità il numero 1 al mondo ed ora è sui campi di Flushing Meadows in qualità di commentatore: “Rischia seriamente di finire nel patetico, sta provando l’ebbrezza di come sia facile sparare la prima cavolata che ti viene in mente invece di fare l’atleta: evidentemente si trova meglio in quel ruolo, ma non ha capito che ogni parola che dice ha delle conseguenze e sono d’accordo sull’idea della querela. La migliore risposta l’ha data Sinner, affermando di come preferisca dire di persona determinate cose. Se sei un giornalista sei patetico ma cerchi di farti un nome. Se sei un giocatore in attività, meriti la querela”. E poi, sulla questione che in molti stanno dicendo la loro: “In molti mettono le mani avanti dicendo ‘non ce l’ho con Sinner’, ma guarda caso ne parlano tutti ora. Se ne poteva parlare due mesi fa della disparità di trattamento per la questione di regole e processi“.

Una delle sorprese di ieri sera è Mattia Bellucci, capace di spazzare via Stan Wawrinka e di accedere al secondo turno. Ora per lui Christopher O’Connell prima di un possibile terzo match con Jannik Sinner: “La sua è una parabola particolare, due anni fa entrò nei 200 con due Challenger e giocando quasi esclusivamente sul cemento. Il dritto magari non è ancora ficcante, ma il servizio è pesante, gran velocità di braccio, è rapido seppur non sia statuario. Importante aver raggiunto tre qualificazioni Slam in fila, ha un piglio e una voglia di arrivare interessante, impara in fretta. E magari ha imparato a Parigi di poter vincere partite su terra. Qualche anno fa sarebbe stato uno ‘specialista’ alla Pozzi, magari oggi potrebbe diventare più competitivo in altri campi“.

Sorrisi anche per Matteo Arnaldi e Flavio Cobolli: “Su Arnaldi, lo definivamo un top 20, ma era questo l’anno della riconferma. Le sue partite le ha vinte, anche a inizio anno, ma poi ti mette la stagione a posto con la semi 1000 che ha ottenuto: comunque vada a finire, la stagione la supera a pieni voti. Non ero così sicuro che potesse riuscire così velocemente, promosso. Su Cobolli, mi tocca lo stesso discorso di Arnaldi nello scorso anno, vedo similitudini in alcune caratteristiche. Imparano in fretta, sono grandi atleti, diventa una questione mentale. Abbiamo comunque pescato due giocatori solidi, che se non c’è Sinner in Davis possiamo mettere su una formazione competitiva, anche con Darderi, seppur devo capirlo bene da giocatore“.

Si passa poi a parlare dei possibili favoriti del torneo maschile: “Zverev tira la carretta da tanto tempo, ha speso tanto. Il tabellone di Djokovic (interessante il match con Djere) ricorda quello di Wimbledon, ha tempo di riabituarsi al cemento e ritrovare la condizione, e poi c’è sempre il discorso del margine per arrivare fino in fondo. Ma poi lì bisogna capire che livello mettono gli altri favoriti. Anche Alcaraz ha speso, con tante finali tra Roland Garros, Wimbledon e Olimpiadi. Sinner è quello che forse ha speso meno, ma non è al 100%“.

Piccola analisi anche su Jasmine Paolini, capace di battere di nuovo Bianca Andreescu: “Un bel segnale la vittoria di ieri, contro una giocatrice che ha vinto questo Slam. Paragonabile alla vittoria di Musetti, venendo fuori in lotta da un primo turno abbastanza antipatico, venendone fuori in tre ore, vuol dire che di energie ne ha ancora. Ora Pliskova, che non è la tennista di un tempo, meno dominante al servizio: oggi entra in campo favorita, seppur non facile“.

Si chiude con un piccolo pronostico su Matteo Berrettini, che oggi se la vedrà con Taylor Fritz. Monaco non si dimostra fiducioso: “Se avesse avuto un buon avvicinamento a questo torneo avrei detto 50-50, sperando di sbagliarmi credo che l’americano sia largamente favorito“.

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