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US Open, Sinner sulle critiche di Kyrgios: “Non voglio rispondergli. Se mi intervistasse…”

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Jannik Sinner
Jannik Sinner / LaPresse

Jannik Sinner ieri si è sbarazzato dello statunitense Alex Michelsen (n.49 ATP) con il punteggio di 6-4 6-0 6-2 e ha potuto staccare il pass per il terzo turno degli US Open 2024. L’altoatesino, quindi, dopo un match d’esordio non brillantissimo, ha alzato i giri del motore contro il padrone di casa, e ora sul suo cammino ci sarà nel terzo round l’australiano Chris O’Connell, uscito vittorioso dal match contro Mattia Bellucci.

Ma, dopo la rivelazione del “caso-doping” di qualche giorno fa, la vita di Jannik Sinner è cambiata. Dentro e fuori dal campo. Un percorso non semplice che il nativo di San Candido sta affrontando a testa alta, ma che non può non aver lasciato scorie dentro i suoi pensieri. Molti colleghi, dopotutto, hanno voluto dire la loro sul suo caso, esprimendo talvolta commenti caustici, anche se spesso informati male o parzialmente sull’accaduto.

Una situazione di non semplice gestione che, tuttavia, il numero 1 del mondo vuole girare a suo vantaggio. “Cosa ho imparato negli ultimi mesi? Oltre a capire chi sono i miei veri amici, direi che tutto questo mi permetterà di crescere come persona. Mi ha permesso di realizzare quanto sia importante la vita oltre il tennis perché la nostra routine è colpire una palla. Poi vedi che ci sono persone malate e capisci che l’importante nella vita è essere circondato da brave persone ed essere in salute. Non smetterò mai di lottare in campo, per me il tennis è fondamentale e mi ha forgiato come persona. Spero che tutto questo periodo mi aiuterà in futuro sotto tutti i punti di vista”.

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Tra i suoi critici più severi c’è Nick Kyrgios che, guarda caso, è impegnato negli US Open come intervistatore in campo al termine del match. Per il momento le strade di Sinner e l’australiano non si sono incrociate, ma l’eventualità è concreta nei prossimi turni. “Non voglio rispondere su quello che ha detto, ognuno è libero di commentare quello che vuole. Se dovesse intervistarmi in campo, proverei sicuramente una sensazione diversa, ma non lo so. Sono sempre molto rilassato e dimentico le cose in fretta” .

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