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Ciclismo

Coppa Sabatini 2024, Hirschi contro tutti in un percorso esplosivo

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Marc Hirschi
Hirschi / Pier Colombo

In una settimana in cui il ciclismo internazionale sarà concentrato verso gli Europei in Limburgo, l’Italia inizia a scaldare i motori in vista dell’autunno, che coincide con il Giro di Lombardia. Ma prima, le cosiddette ‘classiche italiane’, che fungono un po’ da preparazione e un po’ per  rinverdire l’orgoglio personale con una bella vittoria. La Coppa Sabatini, seconda parte della challenge intitolata ad Alfredo Martini, cercherà di rubare la scena.

Una corsa potenzialmente imprevedibile, con numerosi strappetti che renderanno dure le gambe dei numerosi contendenti. Difatti si sale ad altezze tutt’altro che vertiginose, ma parliamo di un percorso esplosivo, che è affine ai grandi cacciatori di classiche. Tanto è vero che l’ultimo vincitore è un signor corridore come Marc Hirschi.

Il podio dello scorso anno è stato nobile, nobilissimo: lo svizzero andò a battere in uno sprint senza storia Pavel Sivakov, oggi suo compagno di squadra in UAE Team Emirates, con i due capaci di andarsene sul muro di Greta poco dopo i 40 chilometri dall’arrivo e di staccare nientemeno che Tadej Pogacar, che si accontentò di un terzo posto utile in ottica Lombardia, poi stravinto dallo sloveno.

Difficile che si possa ripetere un podio come quello dello scorso anno, vista la contemporaneità degli Europei. Hirschi appare il favorito d’obbligo per la doppietta, ma potrebbe arrivare qualche sorpresa da corridori come Vincenzo Albanese (Arkéa-B&B Hotels) o Davide Formolo (Movistar), che potrà fare la sua corsa. 

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