MotoGP
L’Italia sogna un’inedita doppietta MotoGP-Superbike con Bagnaia e Bulega. Facile? No. Possibile? Sì!
In questo 2024, l’Italia del motociclismo potrebbe coronare un’impresa inedita. Quella di vedere un proprio pilota vincere contemporaneamente sia il Mondiale di MotoGP che quello di Superbike, fregiandosi pertanto del titolo iridato sia fra i prototipi che tra le derivate di serie. I centauri del nostro Paese corrono da protagonisti in ambedue le categorie, ma non hanno mai primeggiato all’unisono.
D’altronde, l’unico italiano issatosi al pinnacolo della SBK è stato Max Biaggi, le cui due affermazioni sono datate 2010 e 2012, due stagioni in cui in MotoGP non sono arrivate grandi soddisfazioni per i piloti tricolore. In particolare, Valentino Rossi nel primo caso si fratturò una gamba al Mugello e per di più stava “rompendo” con Yamaha, mentre due anni dopo era alle prese con la fallimentare esperienza in Ducati, che lo spinse a tornare alla Casa di Iwata.
L’annata corrente potrebbe regalare l’inusuale doppietta, sempre che Francesco Bagnaia e Nicolò Bulega riescano entrambi ad artigliare i rispettivi titoli. Il ventisettenne piemontese è in piena bagarre per conquistare il terzo Mondiale consecutivo. L’ormai venticinquenne emiliano ha invece l’opportunità di approfittare dell’infortunio patito da Toprak Razgatlioglu a Magny-Cours.
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In quali condizioni tornerà il turco? Avrà anche dominato in lungo e in largo sino al brutto incidente di cui è stato vittima in Francia, ma la sua competitività nelle tappe venture è tutta da verificare. Bulega, dal canto suo, si è portato a -55 in classifica generale e con 248 punti ancora sul piatto può legittimamente sognare, soprattutto se l’anatolico non dovesse essere al livello antecedente al sinistro accusato in terra transalpina.
Non sarà semplice primeggiare, soprattutto nell’ambito delle derivate di serie, fermo restando come Bagnaia in MotoGP debba vincere la concorrenza di Jorge Martin (ed eventualmente di un Marc Marquez fattosi minaccioso). Cionondimeno, la mai verificatasi doppietta non è un miraggio, almeno allo stato delle cose di questa metà di settembre.