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Ciclismo, Tadej Pogacar sull’assenza alle Olimpiadi: “Dopo il Tour ero fisicamente distrutto”

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Tadej Pogacar
Pogacar / IPA Agency

Tadej Pogacar si prepara per il terzo e ultimo obiettivo del 2024. Dopo essere entrato nella storia diventando l’ottavo uomo a firmare la doppietta Giro-Tour, vuole diventare il secondo a scrivere una storica tripletta, riuscita solo a Stephen Roche. Per riuscirci però deve mettere le mani sul Mondiale di Zurigo. 

Avevamo lasciato il fenomeno della UAE Team Emirates in giallo vestito, dopo aver vinto la sua terza Grande Boucle; da lì ha optato per il riposo, rinunciando anche alle Olimpiadi, per tornare in strada in Canada, al GP Quebec e al GP Montreal. Due tracciati duri, che potranno fargli fare il punto per la competizione iridata tra poco più di due settimane.

Nella conferenza stampa del GP Quebec, Pogacar è stato leggermente polemico verso coloro che lo volevano a tutti costi a giocarsi le Olimpiadi: “Non mi è piaciuto che molte persone mi abbiano spinto ad andare ai Giochi, dicendomi di andare poiché avrei facilmente vinto una medaglia. Nulla è facile nel ciclismo, specialmente alle Olimpiadi e con un percorso del genere. Sono convinto di aver fatto la scelta giusta, dopo il Tour ero distrutto“.

Lo sloveno prosegue con la sua disamina: “Le mie gambe erano a pezzi, è stata una stagione a tutta dalle Strade Bianche fino a fine Tour. Dopo la Grande Boucle il mio corpo è come se si fosse spento, non sono stato bene per due settimane“. Poi si passa alla corsa canadese, che vorrà provare a vincere: “Credo che faremo corsa dura, poi in base a come staranno le gambe deciderò se attaccare o attendere la volata“.

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